Temperature, ecco i record di maggio: da -0,8°C a +35,0°C
Chi ama il sole dovrà mettersi il cuore in pace: una nuova perturbazione è in dirittura d’arrivo e pare intenzionata a portare precipitazioni diffuse. Lamentarsi è legittimo, ma sarebbe meglio non parlare di «primavera impazzita», perché in realtà la situazione che stiamo vivendo è del tutto normale. Non siete convinti? Ecco il responso dei numeri: se prendiamo in considerazione i dati rilevati in città dal 1961 al 1990, scopriamo che maggio, con una media di 112,4 millimetri, si colloca al primo posto nella classifica dei mesi più piovosi. Il fatto che le perturbazioni, in questo periodo dell’anno, prendano di mira la nostra provincia, non è di certo una novità o un’anomalia.
Chiarito questo aspetto, ecco altri preziosi spunti che arrivano dalla serie storica dell’istituto Pastori. Il record di freddo risale al 7 maggio 1957, quando la colonnina di mercurio scese fino a -0,8°C. Incredibile, ma vero: in quell’occasione, nonostante il calendario, i prati della nostra città si tinsero di bianco, grazie alla brinata più tardiva della nostra storia. Il record di caldo è molto più recente: nel pomeriggio del 25 maggio 2009 la massima raggiunse i +35,0°C, un evento senza precedenti per il quinto mese dell’anno.
Attualmente siamo ben lontani da questi eccessi: il bilancio termico della prima decade di maggio è stato in perfetta sintonia con la media del periodo. Ora sta iniziando una nuova fase instabile, che i meteorologi seguiranno giorno dopo giorno grazie alle immagini satellitari, ma soprattutto ai modelli matematici. Ecco svelata la risposta esatta dell’ultimo meteoquiz: i modelli matematici sono il pane quotidiano dei meteorologi. Anche le immagini satellitari e le scansioni radar rappresentano strumenti preziosi, ma non esiste una previsione del tempo senza un modello matematico che fornisca indicazioni a breve, medio o lungo termine, simulando le complesse dinamiche che regolano le vicende atmosferiche.
Meteoquiz
Ed ora ecco il nuovo quiz, che ci riporta indietro nel tempo di quattordici anni. Fra le ore 19 del 4 maggio 2010 e la stessa ora del giorno seguente, il pluviometro installato in viale Bornata stabilì un record storico, ovvero il maggior accumulo mai rilevato a Brescia nell’arco di 24 ore.
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