Quando l’alta pressione porta il «maltempo»
Nei giorni scorsi alcuni meteorologi di fama nazionale hanno parlato, a ragion veduta, di «maltempo» in atto in molte zone del Nord Italia.
Perché parlare di maltempo quando un’estesa area di alta pressione garantisce stabilità atmosferica? Beh, il motivo è piuttosto semplice: in montagna la neve scarseggia, mentre in pianura la qualità dell’aria è davvero pessima. Bastano questi due aspetti per poter parlare, a ragion veduta, di «brutto tempo», perché la prolungata stabilità atmosferica che ci tiene compagnia da diverse settimane non fa che aggravare queste problematiche.
Sarebbe auspicabile un tempestivo cambio di rotta e fortunatamente i modelli matematici lasciano intravedere questa possibilità: nel corso del fine settimana dovremmo andare incontro a una parentesi instabile, con piogge e in pianura e nevicate in alta quota. La nota stonata della prossima perturbazione sarà legata alle temperature, che continueranno a essere superiori alla media del periodo, e così i fiocchi cadranno solo in alta montagna. Sarà comunque un passo avanti, che ci permetterà di spazzar via la cappa insalubre presente da troppo tempo in pianura padana.
Nell’attesa di poter finalmente respirare un’aria meno inquinata, ecco la soluzione dell’ultimo meteoquiz: l’ultima partita disputata al Rigamonti sotto la neve fu Brescia-Juve Stabia del 31 gennaio 2012. In quell’occasione caddero alcuni centimetri, con temperature ampiamente negative, che permisero ai fiocchi di imbiancare in modo uniforme il terreno di gioco.
Oggi non vi chiediamo nulla: il quiz a sfondo meteorologico si prende una breve pausa e tornerà la prossima settimana.
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