Passione Meteo

Pasque del passato? Dalla neve al caldo anomalo

Quest’anno le festività pasquali sono trascorse all’insegna della tipica variabilità primaverile
La nevicata del 23 marzo 2008 sulle Coste di S.Eusebio - © www.giornaledibrescia.it
La nevicata del 23 marzo 2008 sulle Coste di S.Eusebio - © www.giornaledibrescia.it
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Quest’anno le festività pasquali sono trascorse all’insegna della tipica variabilità primaverile: domenica, nel pomeriggio e in serata, è caduta un po’ di pioggia, mentre lunedì abbiamo assistito ad un graduale miglioramento delle condizioni atmosferiche, con un pomeriggio a tratti soleggiato. Le massime hanno raggiunto i 20-21°C, mentre le minime non sono riuscite a scendere sotto i 12-13°C. 

Nel corso degli anni

Se sfogliamo le pagine dei nostri annali, a Pasqua troviamo un po’ di tutto: irruzioni fredde tardive, ondate di caldo fuori stagione, tuoni, fulmini e perfino qualche nevicata in collina. Il 23 marzo 2008, ad esempio, i fiocchi si spinsero fin verso i 300 metri di quota, imbiancando le nostre valli, e le temperature furono nettamente inferiori alla media: la stazione meteorologica di Mompiano rilevò una minima di +2,3°C e una massima di +8,2°C. Il 12 aprile 1998 fu invece la grandine a catturare l’attenzione dei bresciani. Negli ultimi decenni non sono mancate le festività pasquali accompagnate da temperature più che primaverili, come accadde il 23 aprile 2000. Se poi parliamo di Pasquetta, dobbiamo sfatare un luogo comune: piove sempre? Non è vero. A volte capita, come è normale che sia in primavera, ma nella nostra serie storica non mancano i casi in cui il sole è stato protagonista

Un aprile molto più caldo della media

Tornando all’attualità, merita un cenno l’anomalia termica della seconda decade di aprile, che secondo i dati di Ghedi è stata di +2,1°C, a conferma di un periodo nettamente più caldo della media. I numeri non mentono: questo mese si sta rivelando tutt’altro che freddo. In città la temperatura più alta, pari a +24,2°C, è stata rilevata nel pomeriggio dell’11 aprile, e le massime hanno superato quattordici volte la soglia dei +18°C. Anche le minime sono particolarmente miti: ieri, per la decima volta consecutiva, il termometro di viale Bornata non è riuscito a scendere sotto i +10°C. 

Ora spazio al nuovo meteoquiz, ma solo dopo aver svelato la soluzione, tutt’altro che scontata, del quesito di martedì scorso: le nubi madreperlacee, molto rare, possono formarsi a 25.000 metri di quota, superando di gran lunga i cirri, che si fermano a 13.000 metri circa. La quota di altocumuli e altostrati, di solito, è intorno ai 4.000 metri. Prima abbiamo citato la Pasqua di venticinque anni fa: qualcuno di voi ricorda quale fu la massima rilevata in città in quell’occasione?

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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