Meteo, le previsioni: giovedì crollano le temperature nel Bresciano

Riccardo Paroni
Dopo giorni più caldi della media in questo inizio di settembre, è attesa un’irruzione fredda piuttosto intensa che interesserà tutto il Nord Italia con piogge e neve in quota. Ecco il nuovo meteoquiz
Una giornata di sole sulle colline bresciane - Foto © www.giornaledibrescia.it
Una giornata di sole sulle colline bresciane - Foto © www.giornaledibrescia.it
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Quest’anno, come abbiamo avuto modo di sottolineare una settimana fa, il mese di settembre è iniziato con una vera e propria ondata di caldo record, che ha portato temperature superiori ai 34°C in molte zone della pianura bresciana.

I +35,1°C rilevati in città nel pomeriggio del 1° settembre rappresentano un valore senza precedenti per quello che, secondo il calendario meteorologico, rappresenta il primo mese d’autunno.

Nei giorni successivi abbiamo assistito ad un graduale calo termico e la pioggia è caduta a più riprese, dando inizio al naturale declino della stagione estiva. Nonostante tutto, durante la prima decade di settembre le temperature sono state quasi sempre superiori alla media: secondo i dati dell’osservatorio di Ghedi, finora abbiamo vissuto otto giornate più calde della media e solo una nella norma.

Brividi d’autunno all’orizzonte

Per poter dare una spallata definitiva all’estate dovremo attendere giovedì, quando un’irruzione fredda piuttosto intensa farà crollare le temperature. Tra il 12 e il 13 settembre una massa d’aria di stampo pienamente autunnale favorirà un deciso calo termico in tutto il Nord Italia. Non mancheranno le precipitazioni, con piogge in pianura e nevicate sulle Alpi, anche sotto i 2.000 metri di quota. Non è proprio il caso di scomodare l’inverno: si tratterà semplicemente della prima irruzione fredda di stagione, senza dubbio intensa, ma non eccezionale.

Il freddo record del 1972

Le temperature, come detto, diminuiranno con decisione, senza però far vacillare i record storici. Prima di sottoporvi il nuovo quiz, sveliamo la soluzione del quesito di martedì scorso: l’odore della pioggia che bagna il terreno dopo un prolungato periodo secco si chiama «petricore», termine coniato negli anni Sessanta da due scienziati australiani, I. J. Bear and R. G. Thomas.

Ora torniamo a parlare di temperature e facciamo un tuffo nel passato, alla scoperta del risveglio settembrino più freddo della serie storica cittadina, iniziata nel lontano 1949.

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