Meteo, dopo una fase stabile è atteso un rialzo termico
La stagione invernale, che secondo il calendario meteorologico ha preso il via il 1° dicembre, è iniziata tra luci e ombre per le nostre montagne. Una settimana fa è arrivata un’intensa perturbazione, accompagnata però da correnti molto miti, con nevicate solo in alta quota: una boccata d’ossigeno per i nostri ghiacciai, molto meno per i comprensori situati a quote medio-basse.
Nella fase finale del peggioramento le temperature sono finalmente diminuite e i fiocchi si sono spinti fin verso i 1.000 metri. In seguito abbiamo assistito a brevi parentesi soleggiate, alternate a due deboli perturbazioni, con qualche nevicata sulle colline, piovaschi in pianura e temperature leggermente inferiori alla media del periodo. Secondo i meteorologi, nei prossimi giorni andremo incontro ad una fase stabile, accompagnata da un rialzo termico, in attesa di capire le sorti di una perturbazione che verso metà dicembre potrebbe raggiungere il Nord Italia: nessuna certezza, per il momento si tratta solo di un’ipotesi, che potrà essere confermata o smentita dai modelli matematici.
Non dimentichiamo che le previsioni, per avere una buona attendibilità, non possono superare i 4-5 giorni di distanza. Per trarre conclusioni sul primo mese della stagione invernale, sarà decisivo l’andamento delle prossime settimane, che per il momento rimane imprevedibile. Il ventaglio di possibilità è molto ampio, ma l’eventualità di vivere una seconda metà di dicembre abbastanza movimentata non sembra remota.
Negli ultimi anni abbiamo assistito a interminabili parentesi invernali dominate dall’alta pressione, con temperature nettamente superiori alla media, mentre stavolta lo scacchiere atmosferico su scala europea sembra più dinamico e lascia aperti numerosi scenari. Nelle prossime settimane potremo scoprire se ciò si tradurrà in una stagione positiva per le nostre montagne, o se le potenzialità rimarranno solo sulla carta.
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