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Maggio piovoso, ma non parliamo di autunno

Secondo le statistiche, maggio è sempre stato un mese instabile
Un fulmine immortalato a Mompiano
Un fulmine immortalato a Mompiano
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«Siamo in primavera o in autunno?». Ecco la domanda che molti bresciani si sono fatti negli ultimi dieci giorni, accompagnati da frequenti perturbazioni. È un quesito legittimo, che tuttavia rivela una scarsa conoscenza del nostro clima: maggio, storicamente, è sempre stato un mese estremamente instabile.

Non siete convinti? Se prendiamo in considerazione le rilevazioni effettuate in città dal 1961 al 1990, la classifica dei mesi più piovosi vede saldamente al primo posto maggio, con una media di 112,4 millimetri. Seguono agosto, con 101,5 millimetri, e giugno, con 99,1 millimetri. Dunque, se in questo periodo dell’anno capita spesso di uscire con l’ombrello, non c’è alcun motivo di stupirsi e non è il caso di scomodare l'autunno.

A questo punto, di solito, scatta un’altra obiezione: «va bene la pioggia, ma fa troppo freddo, non è normale». Per sette giorni consecutivi le temperature sono state inferiori alla media del periodo, ma siamo rimasti ben lontani dai record storici e non possiamo certamente parlare di evento eccezionale. Il problema è un altro: negli ultimi anni (eccezion fatta per il 2019) abbiamo spesso vissuto mesi di maggio quasi estivi e ci siamo abituati a temperature nettamente superiori alla media. La memoria inganna, i dati no: questo periodo fresco e piovoso è molto meno anomalo di quello che potremmo pensare. Stiamo semplicemente vivendo un mese di maggio d'altri tempi.

Tutto cambia se ci spostiamo in Emilia-Romagna, dove si sono verificate ben due alluvioni in meno di venti giorni e purtroppo è stata scritta una nuova, triste pagina di storia. 

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