La «multicella» di un anno fa
![Il temporale di ieri pomeriggio tra Ghedi e Leno - Foto di Maurizio Signani](https://api.gdb.atexcloud.io/image-service/view/acePublic/alias/contentid/1bgqh2s86zvj79wc49a/0/la-multicella-di-un-anno-fa.webp?f=16%3A9&w=826)
Ieri pomeriggio abbiamo vissuto l’ennesima parentesi instabile di un mese di maggio che ci sta regalando piogge diffuse e frequenti. I temporali hanno colpito anche la nostra città, ma gli accumuli sono stati contenuti: nel pluviometro dell’istituto Pastori sono caduti 15 millimetri.
Ben diverso ciò che accadde esattamente un anno fa, quando un violentissimo temporale a multicella scaricò un’enorme quantità di acqua in un breve lasso di tempo. Nel pomeriggio del 24 maggio 2023, in un’ora e mezza, caddero 60-70 millimetri di pioggia, a conferma di un evento di rara intensità. Secondo il dizionario meteorologico si trattò di una multicella (da non confondere con le supercelle), ovvero di un grappolo di celle temporalesche.
I temporali sono fenomeni affascinanti, talvolta pericolosi e spesso difficili da prevedere. O meglio, i meteorologi possono intuire con un certo anticipo la formazione dei nuclei temporaleschi, ma è pressoché impossibile stabilire con precisione chirurgica le zone colpite.
A volte bastano pochi chilometri (o addirittura poche centinaia di metri) per passare dal nulla a violenti acquazzoni. Ecco perché, quando si parla di temporali, bisogna accettare un certo margine d’errore, che invece si riduce in presenza di perturbazioni organizzate, in grado di portare piogge diffuse e omogenee.
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