Il 2023, a livello globale, è l'anno più caldo dall'inizio delle rilevazioni
Mancano ancora cinquantun giorni alla fine dell’anno, ma la sentenza è già scritta: il 2023 passerà alla storia come l’anno più caldo di tutta la serie storica analizzata dall’agenzia europea Copernicus, ovvero dal 1940 ad oggi. Nulla di nuovo sotto il (caldo) sole di un’epoca segnata in modo sempre più drammatico dai cambiamenti climatici. Attenzione: stiamo parlando di dati raccolti a livello globale, il che non significa che in ogni angolo del pianeta il 2023 sia destinato a diventare l’anno più caldo di sempre. Quando si parla di clima, bisogna sempre distinguere ciò che avviene su scala globale da ciò che avviene su scala locale.
Fatta questa doverosa premessa, va detto che anche il bilancio “nostrano” lascia poco spazio all’ottimismo: secondo i dati di Ghedi, quest’anno abbiamo vissuto otto mesi più caldi della media e solo due nella norma. Per trovare un mese più freddo della media dobbiamo tornare a marzo 2022. Sul podio delle anomalie troviamo ottobre, con uno scarto di +3,8°C rispetto alla media, seguito da gennaio (+3,0°C) e da settembre (+2,8°C).
A fine anno tireremo le somme, ma i numeri sono eloquenti e confermano ciò che sappiamo da tempo: rilevare temperature superiori alla media, purtroppo, è diventata una spiacevole abitudine, che sta rendendo le nostre stagioni sempre più irriconoscibili.
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