Dai tornado al caldo anomalo, ecco il nuovo meteoquiz

Nel meteoquiz di una settimana fa abbiamo parlato di trombe d’aria o, se preferite, di tornado. Eh già, si tratta proprio di sinonimi: nessuna differenza, solo due modi diversi di chiamare lo stesso fenomeno. Il dizionario meteorologico è ricco di termini più o meno complessi e spesso è facile commettere errori, ma in questo caso la regola è molto chiara: se vedete un vortice scuro, che raggiunge il suolo, allora potete parlare di tornado o di tromba d’aria, senza paura di essere smentiti.
Tutto cambia se vi trovate di fronte a venti impetuosi, magari con alberi abbattuti e tegole scaraventate a terra, ma non è presente nessun “cono”: in questi casi si tratta del cosiddetto “downburst”, ovvero una violentissima raffica lineare (non vorticosa) in grado di coinvolgere aree piuttosto estese e causare gravi danni, proprio come accadde il 12 agosto 2019.
Ora voltiamo pagina, ma sempre restando nell’ambito del vocabolario meteo. Dopo una prima metà di giugno termicamente normale, è arrivato di gran carriera l’anticiclone subtropicale, con tutte le conseguenze del caso: una gran quantità di pulviscolo desertico ha offuscato il cielo e le temperature si sono impennate. Durante la scorsa settimana le massime hanno raggiunto i 34-35°C, valori molto alti per il periodo, a conferma di quel che abbiamo ricordato pochi giorni fa: siamo in estate, ma il caldo non è sempre normale. Nel fine settimana l’alta pressione di origine africana ha abbandonato il Nord Italia e le temperature hanno perso qualche grado, mentre ieri si è verificato un nuovo aumento, con punte di oltre 34°C: l’osservatorio di Chiesanuova ha rilevato una massima di +34,5°C.
Gli amanti del solleone saranno felici, chi soffre le alte temperature un po’ meno, ma l’importante è dare sempre informazioni corrette, soppesando con cura gli aggettivi. A tal proposito, l'italiano offre un ampio ventaglio di scelte.
EMBED [Sapete che differenza c’è tra caldo afoso e caldo torrido?]
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