Con l’inversione termica torna anche la nebbia
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Il terzo e ultimo mese dell’autunno meteorologico è iniziato con temperature superiori alla media del periodo, ma tra domenica e lunedì si è verificato un evidente calo. Ciò non è avvenuto in quota, dove minime e massime sono rimaste insolitamente miti, ma in pianura, grazie alla cosiddetta inversione termica.
Cos’è l’inversione termica
Tecnicamente si tratta dell’inversione del normale gradiente termico verticale. Tradotto: fa più freddo in pianura che in montagna.
Si tratta di un fenomeno tipico dei mesi tardo-autunnali e invernali, ma fa la sua comparsa solo in condizioni di alta pressione e spesso è accompagnato da fitte foschie o nebbie, proprio come è accaduto negli ultimi giorni.
Ieri mattina la stazione meteorologica di Ghedi ha rilevato una minima di +6,6°C, mentre in cima al monte Guglielmo, ad oltre 1.800 metri di quota, la temperatura non è riuscita a scendere sotto i +8°C. Un classico esempio di inversione termica.
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