Nel 2024 il caldo anomalo vince ancora: i dati dall’inizio dell’anno

Riccardo Paroni
Nei primi venti giorni di settembre gli sbalzi termici sono stati notevoli: le temperature minime sono crollate e adesso sono più vicine alla media del periodo, ma è importante avere uno sguardo d’insieme. Ecco il nuovo meteoquiz
Un operaio riempie la bottiglia d'acqua in piazza Loggia, 27 luglio 2024 - Foto Marco Ortogni Neg © www.giornaledibrescia.it
Un operaio riempie la bottiglia d'acqua in piazza Loggia, 27 luglio 2024 - Foto Marco Ortogni Neg © www.giornaledibrescia.it
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Quest’anno i primi venti giorni di settembre ci hanno regalato sbalzi termici notevoli. In pochi giorni siamo passati da un’ondata di caldo record ai primi brividi autunnali: nel pomeriggio del 1° settembre la stazione meteorologica dell’istituto Pastori ha rilevato un picco di +35,1°C, mentre una settimana fa la massima non ha superato i +19,0°C.

Anche le minime sono letteralmente crollate, passando dai +21,0°C del 4 settembre ai +9,6°C del 14 settembre. E così, dopo una prima decade molto più calda della media, la seconda decade è entrata in archivio con un’anomalia di segno opposto. Alti e bassi che ora stanno lasciando spazio a temperature vicine alla media del periodo.

Il bilancio termico parziale del 2024

Fin qui ci siamo limitati ad analizzare un breve lasso di tempo, ma è importante avere uno sguardo d’insieme. Se prendiamo in considerazione i dati misurati dal 1° gennaio al 23 settembre, scopriamo che il caldo anomalo «vince» a mani basse. Secondo le rilevazioni dell’osservatorio di Ghedi, abbiamo vissuto 146 giornate più calde della media, ottantatré nella norma e solo trentotto più fredde della media. Inutile negare l'evidenza: la bilancia pende chiaramente dalla parte del caldo anomalo

Il nuovo meteoquiz

Se prendiamo in considerazione i dati pluviometrici annui, ci troviamo di fronte a numeri molto generosi. La piovosità si sta rivelando decisamente sopra le righe: in città, dal 1° gennaio ad oggi, sono caduti oltre 1.100 millimetri di pioggia. Siamo solo a fine settembre, ma è già stata superata la media annua e l’autunno, se renderà onore alla sua fama di stagione piovosa, farà lievitare questo dato.

A proposito di precipitazioni, ecco la soluzione dell’ultimo meteoquiz: la nevicata con accumulo più precoce della serie storica della nostra città risale al 3-4 novembre 1980, quando caddero circa 10 centimetri. Fu un evento storico, frutto di un’irruzione fredda eccezionalmente precoce, seguita da una rapida perturbazione che tinse di bianco la pianura bresciana in netto anticipo rispetto alla consueta tabella di marcia.

Anche per il nuovo meteoquiz restiamo in tema e parliamo di nevicate fuori stagione, ma questa volta vi chiediamo in individuare il record di tardività.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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