Autunno irriconoscibile, ma si intravedono spiragli di cambiamento
Stiamo vivendo un autunno irriconoscibile. Ieri, secondo i dati di Ghedi, abbiamo vissuto l’ennesima giornata più calda della media. Nulla di nuovo sotto il sole (a tratti velato da nubi di passaggio) di una stagione a dir poco anomala. Abbiamo già spiegato che non si tratta semplicemente di un’ottobrata, ma di un evento storico, con temperature senza precedenti. Dopo aver vissuto un'interminabile parentesi d’estate fuori stagione è inevitabile perdere di vista il concetto di normalità.
Che temperature dovremmo rilevare in questo periodo dell’anno? Premessa: quando si parla di media, va tenuto presente che si tratta di un valore frutto di continue oscillazioni. Se la media delle temperature massime è di +20°C, ovviamente non significa che tutti i giorni debba essere rilevato quel valore: potranno esserci, ad esempio, giornate con +17°C ed altre con +23°C, ma se lo scarto diventa rilevante o addirittura da record, allora tutto cambia.
Attualmente i meteorologi usano, come punto di riferimento, la media relativa al trentennio che va dal 1991 al 2020: ecco quindi che viene immediatamente smontata l’obiezione di chi sostiene che vengano presi in considerazione periodi troppo datati. Ebbene, secondo i dati di Ghedi, la media della prima decade di ottobre va dai +12,0°C di minima ai +21,0°C di massima, mentre nella seconda decade la media scende a +9,5°C di minima e +18,8°C di massima. Sì, avete letto bene, in questo periodo sarebbe del tutto normale svegliarsi con temperature inferiori ai 10°C e rimanere sotto i 20°C anche nelle ore centrali della giornata.
Non sarà facile rilevare temperature nella media, ma fra qualche giorno, finalmente, arriveranno i primi segnali di risveglio di un autunno finora non pervenuto.
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