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Vita da celiaci, i consigli per una vacanza gluten free

In Lombardia oltre 40 gli alberghi e i B&B preparati per ospitare i celiaci, Brescia la provincia con più strutture aderenti al network AFC
Un piatto gluten free - Foto © www.giornaledibrescia.it
Un piatto gluten free - Foto © www.giornaledibrescia.it
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Brescia terra accogliente per i vacanzieri celiaci. Tra le province lombarde è infatti quella che vanta il maggior numero di strutture alberghiere aderenti al network Alimentazione Fuori Casa (AFC) con 12 tra agriturismi, bed & breakfast e hotel. 

Allargando lo sguardo in Lombardia sono circa 450 le strutture del network e anche nelle altre regioni italiane così come all’estero sono sempre di più gli operatori del settore turistico preparati a ospitare le persone celiache e a offrire loro un'impeccabile vacanza gluten free.

«In Lombardia sono oltre 40 le strutture alberghiere a misura di celiaco - spiega Isidoro Piarulli, presidente di AIC Lombardia - alle quali si aggiungono 20 punti di alimentazione in viaggio per una sosta senza glutine. Anche nei principali aeroporti della regione, Linate, Malpensa e Orio al Serio, è possibile fare uno spuntino gluten free prima di imbarcarsi. Completano il tutto 41 gelaterie e circa 300 tra ristoranti e pizzerie».

Per chi preferisce la città, invece, sono 10 gli hotel a Milano e provincia nei quali i celiaci possono soggiornare tranquilli e godersi qualche giorno nel capoluogo lombardo tra arte, storia e grattacieli dalle forme ardite, respirando l'aria di una città europea. Seguono in classifica le provincie di Sondrio e Bergamo rispettivamente con 9 e 7 strutture alberghiere, due destinazioni ideali per chi ama la montagna e vuole godersi una vacanza a contatto con la natura tra verdi vallate, cascate mozzafiato come quelle del Serio in Val Seriana, percorsi di trekking e caratteristiche località come Livigno e Bormio.

«Per quanto riguarda l'acquisto dei prodotti alimentari occorre ricordare che il claim "senza glutine" in tutta Europa e negli Stati Uniti si può utilizzare solo per prodotti confezionati con un contenuto di glutine inferiore ai 20ppm come in Italia - precisa Lavinia Cappella, dietista di AIC Lombardia -. Anche la Spiga Barrata è concessa in tutta Europa alle medesime condizioni italiane. Per mangiare fuori casa, invece, è importante sapere che le associazioni di altri Stati europei hanno attivato progetti simili ad AFC con locali informati su celiachia e cucina senza glutine».

È consigliabile anche scaricare prima della partenza card con alcune frasi utili per il celiaco tradotte nella lingua locale, disponibili online sul sito celiactravel.com per tantissimi Paesi. Per chi preferisce cucinare con le proprie mani per evitare contaminazioni, il suggerimento è quello di affittare un appartamento dotato di cucina. Inoltre, sia per l'Italia sia per l'estero, AIC ha stretto una collaborazione con Alpitour: sui cataloghi del tour operator sono segnalati i villaggi preparati ad accogliere i celiaci con una chiara distinzione tra le strutture nazionali aderenti al progetto AFC e i villaggi "senza glutine" Alpitour e sono riportate alcune indicazioni su cosa aspettarsi da queste strutture.

 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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