Outdoor

Una «scala santa» per salire tra rocce dolomitiche e pietas

Al rifugio XII Apostoli nel Gruppo del Brenta: i ghiaioni ricchi di flora alpina e la chiesetta con la croce scavata nella montagna
Sullo sperone il rifugio XII Apostoli - Foto @bontempiruggero.jpg
Sullo sperone il rifugio XII Apostoli - Foto @bontempiruggero.jpg
AA

Il rifugio XII Apostoli è attorniato da alcune celebri pareti delle Dolomiti di Brenta, e rilancia a occidente lo sguardo sui gruppi della Presanella e dell’Adamello. La costruzione posta su uno sperone roccioso affacciato sul pregevole contesto naturale della Valle di Nardis ingloba la struttura originaria a cubo del 1908, anno della sua inaugurazione. È dedicata ai fratelli Carlo e Giuseppe Garbari, e si colloca a meridione della Cima dei Dodici Apostoli, il cui nome deriva da altrettanti pilastrini originati da fenomeni di erosione carsica sulle rocce carbonatiche.

A questa classica meta escursionistica del Brenta si può arrivare dal lago di Valagola, dalla Malga Movlina, o ancora percorrendo il lungo itinerario che parte da Vadaione, tra Giustino e Pinzolo, e segue nel tratto iniziale lo storico percorso utilizzato dai valligiani per accedere agli alpeggi e alle aree di fienagione. Il sentiero più utilizzato oggi, e che descriviamo, è quello che sfrutta da Pinzolo l’impianto di risalita della cabinovia Tulot fino al Doss del Sabion, dal quale ci si avvia a piedi verso il Passo Bandalors (o Bregn da l’Ors).

Il sentiero

Con bella vista sul lago Valagola si arriva alla conca che accoglieva l’ormai scomparso lago Sut. Da qui si prosegue in salita nella zona settentrionale della piana di Nardis, tra massi, porzioni di ghiaioni e mughete, fino allo sbarramento roccioso naturale che rappresenta la parte più impegnativa da affrontare, conosciuta con il nome di «scala santa». Il tortuoso e a tratti esposto tracciato, dotato di cavi e attrezzature metalliche di supporto, raggiunge i ghiaioni soprastanti ricchi di specie della flora alpina, oltre i quali si arriva più agevolmente al rifugio.

Nel periodo di sosta che si trascorre va programmata anche la visita alla vicina chiesetta con la croce scavata nella roccia, tra le più amate tra tutte quelle delle Dolomiti. L’originale struttura è stata realizzata per ricordare tre giovani escursionisti deceduti in un crepaccio della Vedretta dei Camosci nel 1950. Ogni anno, nell’ultima domenica di luglio, si svolge qui una messa dedicata a tutti i caduti della montagna. Al cospetto della meraviglie della natura dolomitica si fanno più intensi l’esperienza della pietas e l’esercizio della memoria.

Scheda tecnica

Partenza: Pinzolo, Doss del Sabion, arrivo cabinovia Tulot, 2.100 metri s.l.m.

Arrivo: Rifugio XII Apostoli, 2.489 metri s.l.m.

Dislivello: 664 metri

Tempo di percorrenza: 3h 30’

Difficoltà: EE (escursionisti esperti)

Icona Newsletter

@Buongiorno Brescia

La newsletter del mattino, per iniziare la giornata sapendo che aria tira in città, provincia e non solo.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

Condividi l'articolo

Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato