Una delle due vette inesplorate della Cordillera Real si chiamerà ora «Cima Fiamme Gialle»
Si chiamerà d’ora in poi «Cima Fiamme Gialle» la prima delle due cime della Cordillera Real, in Bolivia, che cinque finanzieri del soccorso alpino della Guardia di Finanza hanno esplorato per la prima volta.
I finanzieri erano partiti l’8 maggio dall’Italia e alle 14.10, ora locale, del 14 maggio hanno raggiunto la vetta a 5.310 metri di quota, dove hanno fissato la bandiera dell’Italia consegnata loro dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella prima della partenza.
L’ascesa in vetta è avvenuta attraverso tre vie alpinistiche di difficoltà crescente: la via «normale» dell’Amicizia Italia-Bolivia (difficoltà massima 5b), la via denominata Nec Recisa Recedit (difficoltà 6c) e la via denominata «del Presidente» (difficoltà 7c).
La missione, nata da una proposta di padre Antonio Zavatarelli, missionario in Bolivia, è stata avviata in occasione del 250esimo anniversario di fondazione del Corpo con l’obiettivo di addestrare nel soccorso in quota i ragazzi frequentatori del corso turismo di montagna di Peñas, località a 4.000 metri di altezza, a circa un’ora da La Paz, capitale della Bolivia.
La spedizione è composta dall’ufficiale istruttore, tenente colonnello Alessandro Alberioli, e dagli istruttori del S.A.G.F., brigadiere Marco Brunet, appuntato scelto Q.S. Riccardo Scarian, appuntato scelto Q.S. Walter Tomas e appuntato scelto Q.S. Marco Canteri.
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