Outdoor

Un percorso nell’entroterra gardesano per canyon, grotte e sorgenti

A Tignale, la valle di San Michele a settentrione e quella di Vione a sud sono per la loro morfologia un «paradiso» per questo tipo di escursioni
Una sorgente a Tignale - Foto @bontempiruggero.jpg
Una sorgente a Tignale - Foto @bontempiruggero.jpg
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Nel vasto entroterra del lago di Garda il territorio di Tignale offre agli escursionisti diversi e caratteristici elementi di richiamo. Tra questi anche canyon, grotte e sorgenti, che si legano tutti all’azione e alla presenza dell’acqua. La Valle di San Michele a settentrione e la Valle di Vione a sud rappresentano i contesti attorno ai quali si racchiudono più diffusamente queste morfologie. Alle grotte di questo territorio ha dedicato spazio anche Corrado Allegretti, uno dei padri della speleologia bresciana.

Il percorso

Un percorso interessante, ma con alcuni tratti che richiedono esperienza per l’individuazione della traccia corretta da seguire, può partire a ridosso del paese di Piovere. Da qui si sale sulla carrozzabile per un breve tratto fino a raggiungere una curva a sinistra dove si parcheggia, e si inizia a camminare nella direzione segnalata del percorso numero 265 per le cascate. Dove questo scende a destra si rimane sul sentiero che supera, su un tratto da affrontare con attenzione, una salita su roccette molto ripida

All’incrocio con una strada forestale si svolta a sinistra e si prosegue in salita verso la sorgente Acqua da Cuel, e poi a destra al bivio segnalato per la Cima di Nota. Al successivo incrocio di tre strade si imbocca quella di destra nel bosco, ci si mantiene sulla sinistra di un piccolo corso d’acqua e poi lo si scavalca e si avanza cercando i radi segni che indicano la traccia a ridosso di una linea d’impluvio. Si avanza più in alto oltre un rudere e poi su un percorso dalla larga sezione che attraversa i prati della cascina Nota di Sopra.

Il tratto in direzione ovest che si percorre ora transita a nord del Monte Siclone e arriva ad una radura erbosa appena oltre la quale, sulla destra, c’è una cascina. L’escursione prosegue transitando davanti alla recinzione di questa, e poi mantenendosi alla stessa quota nel bosco fino a raggiungere una valletta con due cascine ravvicinate. Ci si porta oltre queste su una carrozzabile sterrata e al successivo bivio si piega a sinistra. In discesa si arriva al Passo di Fobia, e si avanza quindi sul sentiero 253 sulla strada che riporta ad incrociare il percorso dell’andata presso la sorgente Acqua da Cuel. Per l’ultimo tratto del rientro si utilizza lo stesso tratto iniziale dell’escursione.

Scheda tecnica

Partenza e arrivo: Piovere, strada della Valle di Vione, bivio segnalato per le cascate, 475 metri s.l.m.

Dislivello: 580 metri

Tempo di percorrenza: 3 ore e 45 minuti

Difficoltà: EE (escursionisti esperti)

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