Outdoor

Sull’ali dorate dell’ario: una scala tra terra e cielo

Ruggero Bontempi
Un percorso tutto da gustare quello che parte da Vaghezza e porta alla vetta spartiacque tra Alta Val Trompia e le Pertiche valsabbine
Per giungere al Monte Ario si parte dalla storica località di villeggiatura triumplina
Per giungere al Monte Ario si parte dalla storica località di villeggiatura triumplina
AA

La necessità dell’aria, e l’irrinunciabilità dell’Ario. Per molti escursionisti bresciani la bella montagna che fa da spartiacque tra l’alta valle Trompia e l’ambito valsabbino delle Pertiche è una meta quasi obbligatoria, da raggiungere in diverse stagioni dell’anno per ammirare la variabilità dei colori dei prati e del bosco, e dei suoi vasti panorami.

Sul Monte Ario transita anche un tratto del Sentiero delle Tre Valli Bresciane, ed è proprio seguendo i suoi segnavia che si può raggiungerne la cima percorrendo il classico itinerario che parte dalla Vaghezza.

Il percorso

Alla storica località di villeggiatura di montagna triumplina si arriva imboccando al deviazione segnalata al Passo del Santellone a Marmentino. Lasciata l’auto negli spazi adiacenti ad alcune aree di sosta si asseconda la segnaletica di colore bianco e azzurro che conduce, prima in direzione est e poi verso nord, fino al Passo delle Piazze.

Qui il sentiero da seguire si stacca a destra dalla strada sterrata e richiama in breve a un deciso impegno. Le «scale dell’Ario» è il nome che si è guadagnato questo tratto in virtù della sua pendenza, e della faticosa progressione a gradoni che si disegna con numerose curve tra rocce affioranti e radici ai piedi di grandi faggi, autentici patriarchi vegetali riveriti da un sottobosco di genziane e orchidee.

La successiva meta intermedia, dopo avere guadagnato quasi trecento metri di dislivello, è rappresentata in uscita dal bosco dalla località Pian del Bene, dalla quale prendono il nome anche le due malghe poste a breve distanza. La direzione da seguire tuttavia non punta verso i morbidi prati a est, ma sul ripido pendio erboso a nord che si presenta davanti e che conduce verso il Monte Campello, dal quale le malghe si osservano a destra in basso.

Ci si appresta ora ad affrontare un’altra bella sezione dell’itinerario, che con una successione di tratti su pendenze discontinue si mantiene sulla panoramica cresta. Un passaggio tra le rocce e alcuni traversi leggermente esposti conducono ad affrontare l’ultimo strappo che conduce alla grande croce di vetta del Monte Ario. Aria pura, respirare e gustare.

Scheda tecnica

Partenza: Vaghezza, comune di Marmentino, 1126 metri s.l.m.

Arrivo: Monte Ario, 1755 metri s.l.m.

Dislivello: 629 metri

Tempo di percorrenza: 1 ora e 45 minuti (solo andata)

Difficoltà: E (escursionisti)

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

Icona Newsletter

@Sport

Calcio, basket, pallavolo, rugby, pallanuoto e tanto altro... Storie di sport, di sfide, di tifo. Biancoblù e non solo.