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Scocca l'ora della Maratona di New York, l'emozione dei bresciani: «Adrenalina a mille»

È agli sgoccioli il countdown per la corsa nella Grande Mela, che sarà domenica 5 novembre: il racconto dei runner attesi al via della corsa
Gabriele Trebeschi, uno dei bresciani che parteciperanno all'attesissimo appuntamento nella Grande mela - © www.giornaledibrescia.it
Gabriele Trebeschi, uno dei bresciani che parteciperanno all'attesissimo appuntamento nella Grande mela - © www.giornaledibrescia.it
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La fibrillazione è in rapida ascesa: domani, domenica 5 novembre, scocca l'ora della maratona di New York. Una delle più prestigiose, tra quelle cittadine, e in grado di attirare nella Grande Mela decine di migliaia di partecipanti. Saranno oltre 50mila quest’anno, di cui ben 2.368 italiani, secondi per numero soltanto agli statunitensi.

Bresciani vip

Attesi anche diversi bresciani, a partire dal lumezzanese Gianni Poli, che il 2 novembre di 37 anni fa impresse il suo nome nella storia della corsa, trionfando al traguardo in 2 ore, 11 minuti e 6 secondi. Quanto basta a fare del bresciano una autentica leggenda del mondo del running. Non è un caso che ieri sia stato ricevuto dal console italiano di New York, Fabrizio Di Michele.

L'occasione è stata un cocktail di benvenuto, al quale erano presenti anche i parlamentari del Montecitorio Running Team, tra cui gli onorevoli Fabrizio Benzoni, deputato bresciano alla Camera per Azione, Maurizio Lupi di Noi Moderati e Maria Chiara Gadda, anche lei di Azione: tutti e tre parteciperanno alla maratona.

Una foto ricordo dell'incontro: tra i presenti, oltre a Benzoni, anche Poli e Maria Luisa Garatti - © www.giornaledibrescia.it
Una foto ricordo dell'incontro: tra i presenti, oltre a Benzoni, anche Poli e Maria Luisa Garatti - © www.giornaledibrescia.it

Hanno preso parte all'evento anche alcune delle realtà più meritevoli del panorama nazionale: tra queste c'è pure la compagine bresciana capitanata da Maria Luisa Garatti, l'atleta affetta da sclerosi multipla che correrà insieme a Marco Zingarelli (ipovedente), Davide Foglio e Rosa Ambrosi (non vedenti).

Secondo round

È alla sua seconda maratona newyorkese Gabriele Trebeschi, che ha scelto di bissare dopo l’esordio dello scorso anno: «Ci risiamo», dice, «è passato un anno e l’adrenalina sale ancora a mille».

  • L'emozione e i preparativi per la maratona di Trebeschi
    L'emozione e i preparativi per la maratona di Trebeschi
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  • L'emozione e i preparativi per la maratona di Trebeschi
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  • L'emozione e i preparativi per la maratona di Trebeschi
    L'emozione e i preparativi per la maratona di Trebeschi

Le partenze saranno scaglionate: dopo il via alle gare per gli atleti diversamente abili (intorno alle 8 locali, le 13 italiane) sarà la volta dei runner professionisti, fino ad arrivare alle «onde» (così definite nel programma ufficiale) dei corridori amatoriali: «Ma prima», racconta Trebeschi, che appartiene al team «Rosa Running», «mi riscalderò correndo per circa cinque chilometri dal Palazzo delle Nazioni Unite fino a Central Park».

Trittico di bresciani

  • Monica Corradi e Giuseppe Capoferri dopo il ritiro dei pettorali
    Monica Corradi e Giuseppe Capoferri dopo il ritiro dei pettorali
  • Monica Corradi e Giuseppe Capoferri dopo il ritiro dei pettorali
    Monica Corradi e Giuseppe Capoferri dopo il ritiro dei pettorali
  • Monica Corradi e Giuseppe Capoferri dopo il ritiro dei pettorali
    Monica Corradi e Giuseppe Capoferri dopo il ritiro dei pettorali

«È sempre una grande emozione», assicura Monica Corradi della società «Free Zone» di Brescia. Anche lei, come Gabriele, documenta uno dei momenti topici di questi giorni colmi di trepidazione: il ritiro dei pettorali. Ad accompagnarla un altro bresciano, Giuseppe Capoferri: «Ma ci ha raggiunti pure Fabrizio Benzoni, anche lui di Brescia», dice. «Ha ritirato il pettorale proprio stamattina».

Monica definisce l’organizzazione «perfetta, come sempre». Sarà una maratona blindatissima, con misure di sicurezza rafforzate in seguito all’escalation del conflitto tra Hamas e Israele. «Al momento non ci sono minacce credibili o specifiche alla maratona o alla nostra città», ha spiegato il capo della polizia Edward Caban. «Detto questo, attueremo comunque un piano di sicurezza globale», con «molti livelli lungo il percorso».

Il tutto, ovviamente, non intacca l’entusiasmo dei bresciani confluiti negli States. Che si preparano a percorrere ben 42.195 metri: dopo la partenza da Staten Island, sul ponte di Verrazano, il tracciato si snoderà per tutti e cinque i grandi distretti della città (Manhattan, Brooklyn, Queens, Bronx, oltre appunto a Staten Island) fino all’arrivo, che come da tradizione è previsto a Central Park.

Raccontaci la tua maratona

Sei tra i bresciani che domani correranno la Maratona di New York 2023? O tra i preziosi accompagnatori? Inviaci una tua breve testimonianza attraverso un’email all’indirizzo gdbweb@giornaledibrescia.it o tramite WhatsApp al numero 3895424471, allegando anche foto e video dei momenti che stai vivendo nella Grande mela.

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