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Scalo Sogni, il viaggio di Ettore Campana prosegue tra intoppi e sorprese

L’avventuriero bresciano sta affrontando nel Caucaso la terza tappa del suo progetto dedicato ai bambini ricoverati nel reparto di Oncoematologia Pediatrica del Civile
Ettore sventola le bandiere dei bambini del reparto di Oncoematologia pediatrica - © www.giornaledibrescia.it
Ettore sventola le bandiere dei bambini del reparto di Oncoematologia pediatrica - © www.giornaledibrescia.it
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Prosegue il viaggio di Ettore Campana nel Caucaso con la bicicletta e con gli sci, tra intoppi da risolvere, accadimenti inattesi e condizioni ambientali che richiedono adeguamenti, all’insegna dei parametri autentici di una vera avventura in terre sconosciute.

Da Mestia Ettore ha pianificato di salire due giorni in quota con l'idea di sciare alcune vette di questa isolata regione.

Raggiunto il Tetnuldi Ski Resort (in queste settimane chiuso e deserto), ha trovato casualmente un meraviglioso bivacco in legno dove ha potuto comodamente stazionare, e da qui è partito per salire il Monte Sgimieuki, 3183 metri.

L'interno del bivacco
L'interno del bivacco

Rientrato al bivacco, e dopo avere riposato grazie anche al tepore offerto da una provvidenziale stufa, ha rimesso sci e scarponi il giorno successivo di buon mattino per affrontare la salita di una montagna di 4000 metri nel gruppo del Tetnuldi. Il suo entusiasmo si mantiene alto, ma ha dovuto fare i conti con la stanchezza accumulata nei giorni precedenti e con la ridotta disponibilità di viveri, dato che nello zaino ha potuto mettere solo una borraccia con the caldo e tre barrette.

Viene comunque raggiunta la cima del Pillow, una montagna alta 4210 metri che, data la quota e il favore delle condizioni meteo ideali, gli ha permesso di ammirare dalla cima il Monte Elbrus e altre vette russe.

Il panorama dalla vetta del Pillow - © www.giornaledibrescia.it
Il panorama dalla vetta del Pillow - © www.giornaledibrescia.it

Il viaggio è proseguito con destinazione Usghuli che, a 2200 metri di altitudine, costituisce il villaggio abitato più alto della Georgia. Qui Campana ha fatto base in una spartana guest house per un paio di giorni.

Le condizioni della neve sono pessime e hanno richiesto lunghi e faticosi approcci per salire altre 5 cime di 3000 metri, ma l’esplorazione di queste zone ha permesso di godere di maestosi panorami sul Monte Shkhara.

In una di queste uscite alcuni atletici cani randagi hanno accompagnato Ettore fino in vetta, regalando un'esperienza unica e una compagnia inattesa.

Ora Campana sta pianificando il prossimo tratto di percorso con la bicicletta, tenendo conto che i passi montani in quota sono ancora chiusi per neve.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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