S. Francesco: deserto mistico nel cuore della Laguna
«O beata Solitudo o sola Beatitudo». Così è scritto sul portale d’ingresso del Monastero dei Frati minori di San Francesco che sta sulla verdissima isola di San Francesco del Deserto nella laguna veneta. Quattro ettari di paradiso, proprio di fronte alla più nota isola di Burano. Una meta sconosciuta ai più, che offre lo spunto per un insolito viaggio che è possibile fare anche in giornata, soprattutto per chi viene dal nord Italia. L’isola infatti è visitabile in 3 ore, anche se i frati possono accogliere per brevi periodi gli ospiti che vogliono fare un soggiorno di riflessione e preghiera, mettendo a disposizione una trentina di celle, due stanze grandi per eventuali gruppi di studio e un refettorio, dove condividere con loro i pasti.
Si tratta di un’isola intrisa di misticismo, così vicino alle mete turistiche più frequentate come appunto Burano a meno di 10 minuti di barca, oppure Torcello, o addirittura Venezia, eppure così lontana dal rumore del mondo che ti conquista non appena vi si mette piede.
La visita guidata nella chiesa e nei chiostri uno del ’200 e del ’400 perfettamente conservati, come nel grande parco che affaccia sul mare, è curata dal priore Fra’ Roberto. La storia di quest’isola parte dal 1220 quando San Francesco di ritorno dall’Oriente e dalla Quinta Crociata vi si ritirò in preghiera e meditazione. A causa di malattie e pestilenze come la malaria, che si diffusero in quelle zone paludose, nel ’400 l’isola venne abbandonata per un breve periodo: fu in questa occasione che al suo nome venne applicato il suffisso «del deserto».
All’isola di San Francesco del Deserto si può arrivare solo con delle piccole imbarcazioni che partono da Burano (sono banditi i battelli di linea), oppure per chi vuole approfondire anche la conoscenza della bellissima laguna veneta patrimonio dell’Unesco, si può prenotare una barca (soprattutto se si è in comitiva) della Laguna Flag Group srl, (bravissimo il barcaiolo Massimiliano preparato cicerone), che partendo da Altino, percorre per un’ora i canali secondari, sino all’arrivo a Burano e per poi immergersi nella pace assoluta dell’isola. In entrambi i casi i prezzi sono da concordare con il barcaiolo.
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato