Quando un infortunio in quota cambia la vita: la storia di Silvestro Franchini
No. Non useremo la parole resilienza. Piuttosto quella di prospettiva. Quella che cambia quando un imprevisto infila nella nostra vita in un gigantesco frullatore. Chi va per montagna sa che la guardia non va mai abbassata, anche quando si è esperti, perché l'imponderabile fa parte della sfida alla gravità, come si scelga di viverla.
Proprio di questo parla «Farsi male è un attimo. A guarire ci vuole tempo», il libro di Silvestro Franchini, alpinista e guida alpina, che sarà oggi a Brescia per uno degli incontri del ciclo «I giovedì dei libri in Poliambulanza».
La testimonianza
«Ora sono una persona diversa, con un corpo diverso e un’importante esperienza alle spalle che mi ha provato e allo stesso tempo forgiato e temprato nuovamente, cerco e spero di compensare le mie mancanze fisiche con una maggior intelligenza nell’affrontare le cose e la vita».
Silvestro Franchini, classe 1987, guida alpina e maestro di sci, nato a Madonna di Campiglio, Dolomiti di Brenta, Trento. È stato un atleta di sci alpino, poi è diventato un alpinista. Ha trasformato questa passione in un lavoro e grazie all’alpinismo ha iniziato a viaggiare in tutto il mondo. Nell’aprile 2020, in pieno lockdown, la sua vita è cambiata.
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato