Per il «super-ponte» di Pasqua 10 milioni di italiani in viaggio
Le città d'arte più blasonate come Roma, Firenze o Venezia oppure la sempre più emergente Matera. Per chi ha più giorni o più disponibilità economiche, la Spagna, il Mar Rosso o i Caraibi (con Cuba in testa). Saranno 10 milioni gli italiani (precisamente il 22%) che sfrutteranno il break di Pasqua o anche il megaponte che comprende 25 aprile e 1 maggio per concedersi la prima vacanza dell'anno.
Emerge dal consueto osservatorio realizzato da Confturismo Confcommercio in collaborazione con l'Istituto Piepoli che fornisce anche l'indice di fiducia del viaggiatore (e quindi la propensione a viaggiare) del mese di marzo: il valore è rimasto su valori elevati per il periodo, raggiungendo i 64 punti. Il valore è il più elevato della serie storica per quanto riguarda il mese di marzo, pari allo scorso anno, anche se inferiore di un punto rispetto al mese scorso. Quasi la metà di chi parte si recherà nelle città d'arte per visitare musei, monumenti e mostre. Un terzo prevede invece di andare verso destinazioni di mare. In particolare si evidenzia l'ottimo andamento di Roma e Firenze, seguite da Palermo, Venezia, Napoli e Lecce. Matera continua a restare in classifica, anche grazie all'anno che sta vivendo come Capitale europea della cultura.
A livello europeo, Madrid è la città che raccoglie il maggior numero di preferenze, seguita da Barcellona, la Francia, Londra e Praga. Per il lungo raggio si distinguono l'Egitto, con il Mar Rosso, che ha superato la crisi dello scorso anno legata ai problemi di sicurezza, e i Caraibi in particolare Cuba.
Nel complesso, il numero medio di notti passate in vacanza durante questo «megaponte» sarà superiore a 3, corrispondente 4 giorni. L'Istituto Piepoli ricorda che la raccolta dati fatta così in anticipo, utile per dare indicazioni soffre, però, dell'impossibilità di prevedere cambiamenti dell'ultimo minuto, dovuti in buona parte alla variabilità del meteo.
Oltretutto i dati di questo periodo difficilmente sono confrontabili di anno in anno, dal momento che Pasqua cambia sempre la sua posizione nel calendario.
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