Outdoor

L’orso di legno tra il lago di Molveno e le Dolomiti di Brenta

Ruggero Bontempi
Un’escursione verso l’opera «Orso di Pradel» di Marco Martello Martalar, realizzata sfruttando il legno degli alberi schiantati dalla tempesta Vaia
L'opera «orso di Pradel» di Marco Martello Martalar
L'opera «orso di Pradel» di Marco Martello Martalar
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È un orso alto sei metri, ma non suscita timore bensì grande ammirazione. Sui monti di Molveno ai piedi delle Dolomiti di Brenta Marco Martello Martalar ha terminato poche settimane fa, assemblando duemila pezzi di legno di larice provenienti da alberi schiantati dalla tempesta Vaia nel 2018, la sua ultima opera di land art chiamata «orso di Pradel». L’artista veneto, autore anche del Basalisc a Cevo e del grande airone nel Parco Dna a Quinzano d’Oglio, ha inteso offrire con questa sua realizzazione una riflessione sul cammino possibile verso un equilibrio tra l’uomo e la natura, con gli animali e le montagne.

Il percorso

Si può quindi raccogliere questo invito percorrendo un’escursione che permette di raggiungere l’imponente opera lignea lungo un itinerario privo di difficoltà praticabile anche con bambini camminanti al seguito. Il punto di partenza dell’escursione è rappresentato dal parcheggio di Val Biole a nord-est di Molveno all’interno dei confini del Parco Adamello Brenta, lungo la strada che corre alta sopra la statale che collega Andalo a Molveno.

Da qui si parte a piedi sulla carrozzabile nel bosco inibita al traffico che sale in direzione del rifugio Montanara. Arrivati in località Pineta, dove la strada si biforca, si procede a sinistra verso il rifugio Pradel e si supera un piccolo invaso artificiale. Oltre la zona del Pradel si iniziano ad ammirare, seguendo con gli occhi verso il basso la direzione dei prati in declivio, degli ottimi panorami sul lago di Molveno.

Il largo percorso sterrato raggiunge il rifugio Montanara dal quale lo sguardo si posa su alcune delle splendide montagne del Brenta, tra le quali il vicino Croz dell’Altissimo, e alla sua sinistra la Cima della Vallazza, la Cima Roma e la Cima Sella. Pochi passi ancora e si arriva nell’area di Tof dell’Ors dove campeggia la grande scultura del plantigrado.

Ci ha fornito informazioni precise sul grande orso di legno la piccola Angela, salodiana in vacanza per alcuni giorni nel vicino rifugio con la famiglia. La cortesia e l’entusiasmo mostrati da una bambina davanti a questo simbolico animale danno davvero credito alla possibilità di un dialogo in armonia tra gli uomini e la natura.

Scheda tecnica

Partenza: Molveno, parcheggio Val Biole, 1.180 metri s.l.m.

Arrivo: Orso del Pradel presso il rifugio La Montanara, 1600 metri s.l.m.

Dislivello: 420 metri

Tempo di percorrenza: 1 ora e 10 minuti (solo andata)

Difficoltà: T (turistico)

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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