L’olivo è come un albero della vita
L’alimentazione, la salute e anche il paesaggio. Sono questi alcuni degli aspetti che rendono particolarmente apprezzato l’olivo, una pianta portatrice di richiami storici, custode di un nettare prezioso che allieta l’uomo gratificando il palato. La fatica dei produttori è nobilitata in una tradizione di origine millenaria che ha avuto inizio nel vicino Oriente, e che vede questa specie oggi tra le più importanti nel mondo tra quelle coltivate.
In queste settimane la campagna olivicola 2024 è in pieno svolgimento anche nelle aree vocate della provincia di Brescia. Nella raccolta delle drupe, dalle rive e dalle colline del Sebino fino a quelle del lago di Garda, sono coinvolti anche nuclei familiari all’interno di piccoli poderi custoditi con cura.
Origini e caratteristiche della pianta
L’olivo coltivato (Olea europaea) appartiene alla famiglia delle Oleacee. È una pianta originaria del bacino del Mediterraneo, presente in quasi tutte le regioni all’interno delle fasce climatiche più miti, e può spingersi fino alla quota altitudinale di 800 metri mostrando una grande capacità di adattamento ai più diversi ambienti. Attualmente, anche in risposta ai cambiamenti climatici, è in corso una sua espansione sia a livello altitudinale sia di latitudine.
L’olivo può raggiungere dieci metri di altezza. Mostra un tronco dalla forma irregolare e contorta, che nelle piante adulte tende a fessurarsi e a formare caratteristiche cavità. È in grado di riformare la chioma a partire da qualsiasi parte del fusto. Anche gli individui danneggiati, malati o tagliati possono quindi raggiungere un grande longevità.
I fiori riuniti in piccole infiorescenze a pannocchia sono di colore biancastro. Il frutto consiste in una drupa ovaliforme di dimensioni molto variabili che concentra l’olio nella polpa. I rami si originano nelle vicinanze del suolo e compongono una chioma generalmente espansa. Le foglie sono persistenti, con pagina fogliare superiore di colore verde oliva e inferiore di tonalità grigio-argento.
Si può considerare l’olivo come una sorta di albero della vita, dato che, dalla Bibbia fino ai giorni odierni, si è caricato nel tempo come poche altre piante di valori morali, religiosi e di significati profondi. È un componente fondamentale di riti sacri, portatore di luce, simbolo di purificazione, fecondità e forza. Nella religione cristiana l’olio di oliva benedetto si utilizza nel rito battesimale e in quello di consacrazione dei nuovi sacerdoti, oltre che in quello dell’estrema unzione.
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
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