L’inaccessibilità (soltanto apparente) del Monte Altissimo
L’inaccessibilità del versante meridionale del Monte Altissimo è solo apparente. Il rilievo che si innalza sulla destra orografica della valle percorsa dal fiume Oglio, e che si impone alla vista nel tratto che unisce Gorzone a Darfo e Piamborno, si presenta caratterizzato da un ripido pendio in parte coperto dal bosco e in parte inframezzato da verticali pareti rocciose.
L’accesso più agevole alla sommità del Monte Altissimo avviene dal versante settentrionale al quale si accede da Borno, utilizzando strade forestali e sentieri che attraversano la zona interessata dalla presenza delle piste da sci.
Il percorso
Una traccia percorribile e piacevole parte comunque anche dal fondo della Valle Camonica. Utilizziamo questo sentiero per raggiungere una meta intermedia rappresentata dalla chiesetta di San Valentino, scegliendo per questa stagione autunnale le ore centrali della giornata nel corso delle quali si gode dell’esposizione all’irraggiamento solare.
Si raggiunge Erbanno dove si parcheggia all’ingresso del paese nei pressi del parco giochi o della chiesa di Santa Maria in Restello, e si inizia a camminare tra le case prima su Via San Marco e poi su Via Rossini, guidati dalla segnaletica per la calchera e per l’eremo di San Valentino. Ci si lasciano alle spalle le case della porzione più alta dell’abitato e, appena dopo essersi portati sulla riva opposta del torrente Budrio, si segue ancora la stessa segnaletica che conduce sull’itinerario escursionistico numero 155 e supera una baita con dipinto mariano.
La pendenza diventa più sostenuta nel tratto successivo che si sviluppa su mulattiera dal fondo lastricato. Qualche punto panoramico si apre tra le piante, e il cammino procede fino ad attraversare il corso d’acqua sovrastato da pareti di roccia. Lo storico tracciato continua a guadagnare quota fino al bivio segnalato per una sorgente, dal quale la meta dista ormai solo pochi minuti.
La chiesa di San Valentino accoglie i visitatori con il suo portale di arenaria grigia. L’edificio affonda nei secoli le sue radici e il legame con la comunità di Erbanno, impegnata in questi mesi a realizzare interventi di recupero. Il ritorno si svolge sullo stesso percorso dell’andata.
Scheda tecnica
Partenza: Erbanno di Darfo, metri 270
Arrivo: Chiesa di San Valentino, metri 690
Dislivello: metri 420
Tempo di percorrenza: 1 ora e 10 minuti (solo andata)
Difficoltà: E (escursionistico)
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
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