Le Filippine viste dal sottosuolo: il Gruppo Grotte di Brescia e 8.000 metri di gallerie esplorate
Gruppo Grotte Allegretti, da Brescia spedizione nel cuore delle Filippine
Gruppo Grotte Allegretti, da Brescia spedizione nel cuore delle Filippine
Gruppo Grotte Allegretti, da Brescia spedizione nel cuore delle Filippine
Gruppo Grotte Allegretti, da Brescia spedizione nel cuore delle Filippine
Gruppo Grotte Allegretti, da Brescia spedizione nel cuore delle Filippine
Gruppo Grotte Allegretti, da Brescia spedizione nel cuore delle Filippine
Gruppo Grotte Allegretti, da Brescia spedizione nel cuore delle Filippine
Gruppo Grotte Allegretti, da Brescia spedizione nel cuore delle Filippine
Gruppo Grotte Allegretti, da Brescia spedizione nel cuore delle Filippine
Gruppo Grotte Allegretti, da Brescia spedizione nel cuore delle Filippine
La spedizione speleologica del Gruppo Grotte Brescia nelle Filippine è entrata in questi giorni nel vivo delle attività programmate.
Il gruppo di esploratori guidato da Matteo Rivadossi di Nave, partito dall’Italia il 16 marzo scorso, ha superato le difficoltà legate alla spedizione in aereo dei materiali, è giunto a destinazione dopo un viaggio lungo e faticoso e si è subito attivato per ottenere in loco i necessari permessi, dato che per la sua valenza la zona di interesse esplorativo si colloca all’interno di un’area naturale protetta.
Prime esplorazioni
Partiti a piedi in cammino attraverso l’affascinante foresta tropicale, gli speleologi accompagnati dalle guide locali hanno subito trovato alcuni accessi al mondo sotterraneo, alcuni non praticabili e altri promettenti.
Uno di questi è protetto sul vuoto da un enorme tronco che cinge l’ingresso, formando una cintura di accesso di grande suggestione. La natura sorprende sempre anche chi ha sulle spalle già diverse spedizioni in queste zone.
Calatisi sul fondo di questa cavità gli speleologi hanno osservato uno spettacolare arco naturale, dal quale proseguendo hanno raggiunto e rilevato un primo corso d’acqua sotterraneo dalle acque scure, prima mansueto e poi dalla portata crescente che ha richiesto grande attenzione nel proseguire a nuoto per non rischiare di essere portati via dalla corrente.
Un cobra nero nel Games of Thrones
Una successiva esplorazione alla grotta nota come Bugasan Cave ha portato all’interno dell’antro chiamato Games of Thrones, ed è stata caratterizzata dall’incontro con un cobra nero delle Filippine. Anche questa ha regalato altri spettacolari ambienti esplorati e rilevati, all’interno dei quali si evince la forza che viene raggiunta dal fiume nei periodi di grande piovosità, durante i quali giocoforza bisogna stare alla larga da questi ambienti sotterranei.
Nelle prime giornate sono già stati esplorati 8.000 metri di nuove gallerie, delle quali ampia parte accompagnate da puntuale rilevamento topografico. Grande l'entusiasmo per la giunzione individuata tra la Hubasan Cave 3 e il sistema di Bugasan proprio nelle scorse ore.
Le attività proseguono con uno sguardo sempre attento sulle piogge sempre possibili.
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