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Le ferrate Nasego e Caspai, tra Lodrino e Casto, riaprono dopo le cure

Sono state sottoposte a una cura durata nove mesi: ora rispettano gli standard di sicurezza
Le ferrate tra Lodrino e Casto sono di nuovo percorribili © www.giornaledibrescia.it
Le ferrate tra Lodrino e Casto sono di nuovo percorribili © www.giornaledibrescia.it
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Dopo una «remise in forme» durata all’incirca nove mesi le ferrate Nasego e Caspai sono pronte per tornare a essere meta di tanti appassionati. Lo hanno annunciato il Consorzio Forestale Nasego e i Comuni di Lodrino e Casto, specificando che saranno ufficialmente riaperte da oggi, 1 dicembre.

«Entrambe le vie ferrate sono state aggiornate nel percorso e nei materiali - spiegano i gestori della parete di arrampicata -. Il lavoro è stato possibile grazie al contributo della Regione destinato alla promozione del territorio». Annunciati nell’ottobre del 2022, i lavori sono iniziati attorno alla metà di marzo e hanno richiesto la chiusura totale dell’area. Le tre realtà che hanno promosso l’intervento, i due Comuni montani e il Consorzio guidato da Fausto Pintossi, hanno siglato un accordo di programma ad hoc che è infine sfociato nella candidatura del progetto di manutenzione straordinaria delle ferrate e di alcuni sentieri attigui per una lunghezza di 3 chilometri al bando regionale «Itinerari».

I fondi

Il Pirellone ha deciso di premiarlo con un contributo di 340mila euro su una spesa complessiva che si aggira attorno ai 377.500 euro. La cifra restante verrà suddivisa tra i due Comuni e il sodalizio che gestisce le ferrate. I lavori sono consistiti nella sostituzione delle componenti delle ferrate, allo scopo di aggiornarle agli ultimi standard di sicurezza: «Per far sì che i fruitori non si trovino in precarie condizioni di sicurezza è indispensabile ricorrere a una omogeneizzazione e standardizzazione della chiodatura - viene spiegato nel progetto -. L’obiettivo è poter offrire a chi fruisce della ferrata una attrezzatura in grado di soddisfare gli standard odierni».

Sia per il tratto Caspai (Lodrino), sia per Corna Savallo (Casto) un sopralluogo ha evidenziato la necessità di rimuovere alcune parti instabili lungo il percorso: il lavoro è stato eseguito con il supporto di una guida alpina, seguendo le indicazioni e il progetto steso ad hoc da Stefano Arrighini. L’intervento si è articolato in quattro fasi. È stata eseguita anche la pulizia del verde circostante. 

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