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La neve è stata spalata, aprono i rifugi di montagna: tante le iniziative nelle strutture bresciane

Aperti da oggi anche il Tonolini ed il Garibaldi: tutte le strutture pronte a ricevere gli escursionisti
Il rifugio Garibaldi a quota 2550 metri © www.giornaledibrescia.it
Il rifugio Garibaldi a quota 2550 metri © www.giornaledibrescia.it
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La stagione è piuttosto in ritardo, perché le vette più alte sono ancora tutte imbiancate, ha piovuto abbondantemente (e nevicato) fino a pochi giorni fa e alla sera e al mattino fa ancora un bel freddo. Tuttavia, per i rifugi bresciani, anche per quelli a più alta quota, è arrivato il momento di aprire le strutture e avviare la stagione estiva 2024. Qualcuno, più temerario, l’ha già fatto due settimane fa, qualcuno è partito nello scorso fine settimana e qualcun altro lo farà in questo weekend. Ma ormai ci siamo, anche perché i rifugisti non si fanno certo intimorire dal cattivo tempo e, in più, a tanti escursionisti piace vedere ancora un po’ di neve in quota. Certo, sempre prestando la dovuta attenzione mentre si cammina sui sentieri, non ancora tutti ben puliti e sgomberi dal manto bianco.

Le strutture

Ormai tutti i rifugisti hanno effettuato i lavori propedeutici all’apertura, comprese inattese spalature. Così oggi sia il Tonolini, nella Conca del Baitone, sia il Garibaldi, ai piedi della Nord dell’Adamello, potranno accogliere chi li vorrà raggiungere. Invece tutte le strutture di bassa e media quota sono attive dalla scorsa settimana, alcune anche prima, come il Valmalza nella Valle delle Messi, operativo da metà maggio, il Premassone in Val Malga e l’Almici in cima al Guglielmo. Il Tita Secchi al Lago della Vacca si è rimesso in moto l’8 giugno, come il Gnutti nella Val Miller, mentre il Malga Stain nella Val Gallinera, il Crocedomini e il Bazena già all’inizio del mese.

Sul territorio bresciano sono quasi una cinquantina i rifugi, da quelli spartani come il Maria e Franco ai 2574 metri del passo Dernal a quelli raggiungibili anche in auto.

Il Girarifugi

Come da alcuni anni a questa parte, Assorifugi Lombardia, presieduta dal camuno Gino Baccanelli, ha messo a punto, in collaborazione con la Comunità montana di Vallecamonica e il Parco dell’Adamello, insieme a diverse associazioni del territorio, una serie di proposte volte a promuovere la montagna e a incentivare la frequentazione dei rifugi stessi. L’iniziativa storica è il Girarifugi, partita già il 1° giugno: prevede la possibilità di scaricare la tessera dal sito di Assorifugi, o di ritirarla in una struttura aderente, e di raccogliere i punti nei rifugi e negli alpeggi che saranno raggiunti durante l’estate, ricevendo alla fine un premio per la «fedeltà e frequentazione».

Ruolo importante

«La voglia di tornare a vivere i rifugi c’è tutta - afferma Baccanelli - e le strutture sono pronte. Ricordo che il rifugista è una presenza, un punto di riferimento fondamentale per chi va in montagna e cerca indicazioni o informazioni in tempo reale. Ha un ruolo determinante, insieme a chi sta in alpeggio, per mantenere le vallate vive e in ordine e costituisce un legame importante con il territorio».

Sempre più gestori, oggi, sono donne e a rappresentarle è Gabriella Fioletti del Premassone di Sonico: «Noi rifugisti facciamo rete per garantire la giusta accoglienza a turisti ed escursionisti, li supportiamo, ove possibile, fornendo anche la connessione internet. Auspico una sempre maggiore consapevolezza da parte di tutti nel compiere le escursioni seguendo le regole di comportamento e sicurezza base per la montagna». Il cartellone di iniziative nei rifugi cresce ogni anno, tra Rifugi in rosa, Sapori di Valle Camonica e A tavola in rifugio nella Valle dei Segni. Alcuni eventi sono già partiti, ma la maggior parte sarà da qui a luglio. 

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