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Jamaica: spiagge bianche e tramonti color di pesca

Nell'isola dei Caraibi tra natura strepitosa e persone con il ritmo nel sangue.
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Il silenzio e il frastuono. Il profumo del mare e l'odore delle feste. Questa è Negril, cittadina sulla costa occidentale della Jamaica, a meno di due ore di auto dall'aeroporto internazionale. Negril la festaiola, la contraddittoria, la rumorosa. Negril con i suoi undici chilometri di spiagge e i suoi tramonti color pesca.
Scriviamo e negli occhi abbiamo l'incanto delle sfumature di una vegetazione enorme e bella; abbiamo, nelle orecchie, il suono del reggae e il fragore delle risate della popolazione, accogliente e guardinga.
Ritmo e danza fanno da sfondo al soggiorno in una delle zone più turistiche della splendida isola caraibica. Il turismo, infatti, è l'unica industria di Negril dove negli ultimi anni sono stati costruiti resort molto accoglienti. Le molte ore di volo che separano l'isola dall'Europa aiutano ad abbandonarsi e a farsi travolgere da una Jamaica che sorprende al di là di ogni aspettativa.
Montego Bay
Porta d'ingresso in Jamaica, sulla costa nord-occidentale, Anche Cristoforo Colombo, nel 1494, gettò l'ancora nel porto di «Mobay», il principale dell'isola.
Una storia ricca di «colpi di scena», qualla che caratterizza la cittadina di oltre centomila abitanti: dal 1510 dominata dagli spagnoli e dal 1655 dagli inglesi. Europei che sfruttarono il lavoro degli schiavi nelle floride coltivazioni di canna da zucchero; un'economia molto florida che crollò proprio con la rivolta degli schiavi nel 1831 e la distruzione di tutte le piantagioni. Seguiro anni di «riflessione», fino all'esplosione del turismo agli inizi del XX secolo. L'attrazione continua.
E non solo per gli amanti della spiaggia, del sole e della vita notturna, ma anche per chi vuole trascorrere una vacanza perlustrando gli spettacolari fondali del Mar dei Caraibi. A Montego Bay, infatti, ci sono molte zone in cui si possono fare eccellenti immersioni.
Si trovano quasi tutte nei pressi della riva e permettono di conoscere meglio le bellissime barriere coralline e le pareti mozzafiato che iniziano già a soli dieci metri di profondità.
Rose Hall Great House
Il brivido abita nei dintorni di Montego Bay. In una bella casa padronale di proprietà di un produttore di zucchero - oggi sede di un museo - si sente ancora la presenza del respiro di Annie Pamer, nota come la strega bianca. Annie naque nel 1802 in Inghilterra.
Quando i suoi genitori morirono di febbre gialla, Annie fu adottata da una sacerdotessa woodoo e divenne esperta in questa pratica. Si trasferì in Jamaica, si sposò e costruì Rose Hall, una piantagione di 6.600 acri con oltre 2.000 schiavi. Nelle stanze di Rose Hall Annie uccise tre mariti ed una nipote, prima di essere a sua volta uccisa.
Oltre all'accanimento nei confronti degli sfortunati consorti, la «strega bianca» non era molto tenera nemmeno nei confronti degli schiavi che lavoravano nelle sue piantagioni: al primo piano della villa si trova un piccolo terrazzino dal quale Annie si affacciava per decider le sue terribili punizioni.
Ocho Rios
Sulla costa settentrionale dell'isola si trova un piccolo villaggio di pescatori, trasformatosi in località turistica alla finedel secolo scorso. Secondo porto del Paese per le navi da crociera, offre alcune rilevanti attrazioni turistiche. Tra queste, le spettacolari Dunn's River Falls, cascate considerate tra le più belle del mondo. Se volete invece nuotare con i delfini, è sufficiente spostarsi di poco per raggiungere la Dolphin Cove.
Anna Della Moretta
(1- continua)

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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