In moto verso l'Asia: il nuovo racconto
Un barbiere con la passione per il viaggio. Rolando «Rollo» Gheda ha voluto condividere il suo percorso tra la Via della Seta e il Pamir.
Dopo le prime tappe, vi proponiamo ora un nuovo racconto.
Giorno 6
Stepantsminda - Stavropol: le gole del fiume Dariali ci portano alla frontiera Georgia/Russa (in 6 ore), sotto una pioggia incessante viviamo questa assurda burocrazia russa di formalità dove compiliamo moduli in cirillico, la pioggia e la burocrazia infinita ci portano ad arrivare in hotel stremati.
Giorno 7
Stavropol - Astrakhan: il territorio cambia aspetto, entriamo nella steppa semidesertica russa tra il Delta del Volga, visitiamo la città di Elista e il suo tempio buddista più grande d’Europa, un primo assaggio di popolazione con i tratti mongoli, sulla strada ci accompagnano mandrie di cavalli e cammelli selvatici.
Giorno 8
Astrakhan - Atyrau: la mattinata inizia alla frontiera Russa/Kazakistan (dopo 4 ore), un imprevisto ci porta ad abbandonare il gruppo e entrati in terra Kazaka, scopro e percorro 300 km di strada surreale senza niente, e con arrivo a tarda sera.
Giorno 9
Atyrau - Beyneu: il clima caldo e secco della steppa desolata sotto il livello del mare e la strada con il manto dismesso ci dà la sensazione di essere lontani dal nostro mondo, ci rimangono negli occhi solo i colori dei paesaggi che cambiano di continuo.
Giorno 10
Beyneu - Nukus: ennesima frontiera Kazakistan/Uzbekistan (4 ore), partenza alle 5 della mattina, la strada che ci porta al confine è solo sabbia e terra battuta, spesso ci chiediamo «sarà la strada giusta?», i tempi in frontiera, la strada e il caldo ci costringono ad annullare la visita del lago Aral ... peccato perché ci tenevano.
Giorno 11
Nukus - Khiva: bellissima giornata, attraverso il deserto uzbeko, tra sabbie rosse, visita alla fortezza del deserto di Kyzil Quala, serata passeggiando nella fortezza cittadina di Khiva e cena sulla terrazza di un ristorante sulle mura dell’Ichon-Quala.
Giorno 12
Khiva - Bukhara: giornata caldissima, partiti con 26 gradi arriviamo oltre ai 42 gradi attraverso l’arido deserto uzbeko, una strada dritta, calda senza nulla diventa affascinante per le sensazioni e i colori che cambiano a ogni kilometro (speriamo non siano stati dei miraggi!). Arrivo nel tardo pomeriggio a Bukhara
Giorno 13
Bukhara: dedichiamo la giornata a perderci tra le bellezze di questa città sacra dell’Asia Centrale e gioiello della cultura Uzbeka, una vera oasi in mezzo al deserto, una sorpresa inaspettata una città da non perdere.
Giorno 14
Bukhara - Samarcanda: tappa veloce, emozioni, felicità e le note di Vecchioni mi accompagnano sulla Strada Dorata che porta a Samarcanda, città per eccellenza dei viaggiatori, attraversando i mille pericoli del traffico locale arriviamo in serata al nostro hotel passando davanti al maestoso Registan.
Giorno 15
Samarcanda: scaldandoci al sole uzbeko, visitiamo la città, restiamo affascinati da questa gloriosa città della via della seta, passeggiamo tra maestose Madrase, mosaici di lapislazzuli, il famoso Registan e il quartiere vecchio, la sue bellezze ci rinfrescano dal caldo incredibile.
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
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