Il «Gnaro» che ha scalato tutti gli ottomila: «Everest da sogno, ma anche il Gaver»
Rilanciare la Piana del Gaver e l’economia di questo angolo di paradiso sulle montagne bresciane con quello che offre il territorio e le nuove attività che qui vogliono mettere radici. Una di queste è il Maniva Sleddog di Giacomo Busi che in questo angolo dell’alta Valsabbia (anche se amministrativamente è sotto il comune di Breno, in Valcamonica) ha ritrovato una piccola Alaska, luogo ideale per far correre i suoi cani con la slitta, un servizio apprezzato, almeno finché la neve è durata, da tanti turisti provenienti per lo più da fuori provincia e personaggi che la montagna la sanno vivere a tutto tondo. Una proposta alternativa per animare il territorio, tutta da da scoprire.
Uno dei frequentatori di Maniva Sleddog è Silvio «Gnaro» Mondinelli, originario di Pezzoro, in Valtrompia, re degli ottomila, uno dei pochi uomini al mondo ad aver scalato tutti gli ottomila (e ben tre volte l’Everest) senza l’ausilio dell’ossigeno. Lo incontriamo proprio a bordo di una slitta di Maniva Sleddog intento a divertirsi in un contesto tutto bresciano. E accetta volentieri di parlarci della sua visione di montagna.
Mondinelli, cosa rappresenta per lei la montagna?
Per me è uno stile di vita, anche su purtroppo oggi prevale più l’elemento turistico e consumistico. Alla montagna consiglio sempre di approcciarsi con rispetto, non come un bene di consumo.
Scalare le montagne è un atto d’amore o di superbia?
In Nepal tutte le montagne sono considerate luoghi sacri e non andrebbero mai scalate. Noi occidentali un po’ le scaliamo perché cerchiamo l’avventura, un po’ per vanità. Io non mi ritengo un vanitoso, però ho avuto il vizio di scalare tutte queste vette e apprendere lezioni di vita.
Secondo un detto popolare se sei in cerca di angeli o in fuga dai demoni vai in montagna. Cosa cerca Mondinelli in montagna?
La pace, la natura, gli animali, il divertimento e la condivisione perché a fine giornata è bello trovarsi davanti a un focolare a scambiarsi storie e opinioni sulle emozioni vissute durante il giorno.
Walter Bonatti diceva che chi più alto sale, più lontano vede, chi più lontano vede più a lungo sogna. Cosa sogna il «Gnaro» quando va in montagna?
Sono stato tre volte in cima all’Everest e mi sono emozionato, ma non serve andare così lontano per trovare posti da sogno, come questa splendida piana del Gaver. Un posto che merita di essere maggiormente conosciuto anche attraverso i ragazzi di Maniva Sleddog.
Al proposito, si aggiungono le parole del sindaco di Breno Alessandro Panteghini: «Oggi visitare o riscoprire il Gaver ci porta a quei luoghi del cuore sognati solo da bambini quest’anno nella piana del Gaver. Oltre allo sci di fondo su una delle piste più belle dell’arco alpino si è affiancata la proposta di questi ragazzi coraggiosi e intraprendenti, di far vivere l’esperienza dei cani da slitta. Li ringrazio per la dedizione e la professionalità con la quale svolgono il loro lavoro che fanno trasparire l’amore e il rispetto per questo territorio regalandoci emozioni uniche».
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