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Il giro del mondo in 7 anni per raccontare i mari del pianeta

Durerà sette anni «H2o Planet», il nuovo progetto di 7MilaMigliaLontano
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Sette anni e sette viaggi per tutti i continenti per documentare le acque del pianeta. Con immagini, video, parole - tutto a bordo di fuoristrada, barche, mountain bike, motociclette. E a piedi. Il primo colore è l’azzurro, gli altri arriveranno, e si parte da qui, dall’Europa e ancora più vicino, dai laghi bresciani.

È «H2o Planet», il prossimo, ambizioso progetto dell’associazione culturale 7MilaMigliaLontano, che sta cercando proprio in questi mesi altri viaggiatori pronti a percorrere tutte le coste del mondo, e quanti più laghi e fiumi possibili, con l’obiettivo di documentare lo stato di salute (e non) delle acque. Fotografi, videomaker, giornalisti, biologi marini e grandi appassionati di avventura: queste le figure richieste per esplorare fondendo prospettive diverse.

L’ora X scatta a marzo 2019, quando il primo equipaggio, quello dei podisti, inizierà a risalire il Danubio dal Mar Nero fino alle sorgenti nella Foresta Nera: cinque mesi per macinare 3000 chilometri. Quasi in contemporanea si muoveranno anche i fuoristrada, che in senso antiorario ritracceranno i confini delle coste europee fino al rientro in Italia a ottobre, mese di ritorno anche per i ciclisti che, da settembre, si cimenteranno nelle isole maggiori del Mediterraneo: Corsica, Sardegna e Sicilia.

Lontano, come l’associazione fa dal 2009, ma per la prima volta anche vicino: tra giugno e luglio le barche a vela gireranno i tre grandi laghi della provincia, Garda, Iseo, Idro, per scoprire in che misura l’inquinamento delle acque ci riguarda in prima persona ma anche tutte le realtà virtuose che si impegnano per preservarle.

«H2o esprime un bisogno di 7MML - afferma il project manager e fotografo Giuliano Radici -: i nostri viaggi sono sempre sociali, ma stavolta il cardine è il problema ambientale. Che documenteremo, con immagini e parole di professionisti, per contribuire a un cambiamento radicale di mentalità». Una missione, quindi, ecologica, estetica, mediatica (sarà seguita passo passo dai social), ma anche solidale. Ogni viaggio sosterrà infatti la raccolta fondi per una Onlus partner. La prima è Niños que esperan, di sede a Rovato ma all’opera a La Romana, in Repubblica Dominicana, per sistemare l’orfanato di Niños de Christo e avviare lì un allevamento di polli per l’autosostentamento.

Chi vorrà partecipare (anche solo a un tratto del viaggio) ha tempo fino al 30 settembre per candidarsi. Perché poi sarà il momento di prendere in mano le mappe e prepararsi insieme. Fino al grande inizio.

 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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