«Everest, il sogno», il nuovo libro dell’alpinista bresciano Matteo Bonalumi
A volte i sogni restano tali, anche se ti mancano solo pochi metri per poterli realizzare. Ma la delusione che ovviamente sorge può non tramutarsi in senso di fallimento. Può e non lo fa se la meta, o il tentativo della meta, sono stati prima di tutto un lungo cammino di scoperta di sé e degli altri.
L’alpinista e scrittore Matteo Bonalumi, bresciano con alle spalle spedizioni in tutto il mondo, dagli Ottomila himalayani al Sud America all’Africa, è pronto a portare nuovamente nell’aria rarefatta della quota i suoi lettori: sabato 9 novembre alle 17.30 alla Libreria Tarantola 1899 di via F.lli Porcellaga 4 verrà infatti presentato ufficialmente il suo secondo libro, «Everest, il sogno» (Marco Serra Tarantola Editore, 295 pagine, 25 euro). In dialogo con l’autore il giornalista del Giornale di Brescia Stefano Martinelli.
Dopo il racconto di decenni di scalate con «Lassù, fino alle stelle», l'alpinista, e commercialista nella vita professionale, ha questa volta voluto mettere su carta quella che è stata la sua ultima fatica, la scalata alla vetta più alta del mondo, con la conquista sfumata a pochi passi dall’arrivo.
Un’impresa però a tutto tondo e che racconta, anche tramite bellissime immagini a colori sparse lungo il volume, delle difficoltà burocratiche per poter salire sull’Everest dal complesso versante cinese così come dei volti e delle voci (con il ritorno dell’immancabile sherpa Dawa) incontrati in circa due mesi di viaggio. E poi gli animali, i paesaggi e loro, le signore e protagoniste assolute, le vette eteree e quasi inavvicinabili dell’Himalaya.
In mezzo un uomo con la sua forza, mentale e atletica, le sue certezze ma anche i suoi dubbi e le sue domande, su sé stesso, sugli altri e sull’esistenza. Il tutto portato all’estremo dall’ascesa verso il Chomolungma («madre dell'universo» in tibetano) o Sagaramāthā (in sanscrito «dio del cielo»), vetta minacciata dal turismo di massa e dal cambiamento climatico.
Anche di questi aspetti si parla nel volume di Bonalumi, un po’ libro sull'alpinismo, un po’ diario e un po’ romanzo di formazione dell’età adulta, storia eccezionale ma che ne racchiude tante altre, a volte più semplici a volte più complesse, ma tutte affascinanti.
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