Outdoor

Dalla ferramenta di metà Ottocento a oggi: com'è nata la passione per l'outdoor firmata Gialdini

Toni Massardi racconta la nascita del negozio di via Triumplina. Ne ha parlato su Radio Bresciasette
Toni Massardi Gialdini ospite di Maddalena Damini a Radio Bresciasette - Foto © www.giornaledibrescia.it
Toni Massardi Gialdini ospite di Maddalena Damini a Radio Bresciasette - Foto © www.giornaledibrescia.it
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Viaggi, natura e avventura. Toni Massardi Gialdini ha trasformato la sua passione in lavoro. Lo ha raccontato nel Magazine di Maddalena Damini in onda su radio Bresciasette. 

«Tutto è cominciato nel 1852 con la Gialdini ferramenta»  fondata dalla bisnonna, signora Gialdini sposata Massardi. «Il mio cognome è Massardi, appunto - ha spiegato, dando risposta all'interrogativo che molti appassionati del mondo outdoor si sono posti nei decenni - ma il negozio era troppo conosciuto con il cognome Gialdini e quindi abbiamo lasciato quello. Con il tempo, grazie a incontri fortunati, lo abbiamo trasformato in un luogo dedicato al tempo libero, alle escursioni, allo sport nella natura».

Il negozio si sposta in via Triumplina: si vendono roulotte e attrezzatura per il campeggio, poi dopo un corso di speleologia, Massardi apre anche una sezione dedicata alla montagna: «È da lì siamo diventati quello che siamo oggi. Un mondo dedicato alla montagna, all’avventura. Tutto grazie anche ai viaggi che ho fatto in questi anni e che mi hanno insegnato molto».

L’Africa in moto, l’India con zaino in spalla, l’America: «Ho avuto paura solo una volta nel deserto quando superata una duna - racconta l’ospite di Damini - mi sono accorto di aver perso la strada giusta senza possibilità di orientarmi. Per fortuna abbiamo trovato altri viaggiatori muniti di cartina. Anche in quel caso eravamo finiti in un posto meraviglioso».

La passione negli anni ha dato spazio anche alla solidarietà, con il supporto a tante imprese nel mondo della montagna, del trekking, del cicloturismo e dell'ultracycling. Non di rado pensando a chi ha più bisogno anche di quelle emozioni positive che il mondo outdoor sa regalare: è il caso, tra gli altri, del progetto «Scalo Sogni», portato avanti da Ettore Campana a favore dei piccoli pazienti del Civile. E proprio ai più giovani guarda ora un progetto in via di definizione: «I ragazzi di oggi hanno bisogno di obiettivi e cosa meglio dello sport può essere di stimolo? Non hanno coscienza di quello che sono, non si accettano, cercano sempre l’approvazione degli altri. L’idea è ancora in costruzione, ma ci tengo molto».

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