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Ciaspole, una guida per scoprire 65 itinerari sui monti bresciani

Presentato il volume che propone molte varianti e percorsi inconsueti per gli appassionati dell'escursionismo invernale sulle racchette da neve
La copertina della guida «Ciaspolate sulle montagne bresciane»
La copertina della guida «Ciaspolate sulle montagne bresciane»
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Il silenzio del bosco, la solitudine della montagna innevata e la suggestione degli ambienti naturali in veste invernale sono alcuni dei fattori che rendono sempre più diffuso l’utilizzo delle racchette da neve, conosciute anche come ciaspole.

La varietà dei paesaggi alpini e prealpini bresciani trasforma le montagne della provincia in un terreno di gioco ideale per questa forma di escursionismo invernale che attira numerosi praticanti. A questi si rivolge la nuova guida, appena presentata a Brescia presso il negozio Gialdini, intitolata «Ciaspolate sulle montagne bresciane», a firma di Fausto Camerini, che ha dedicato questo libro alla memoria dell’amico Severangelo Battaini, deceduto in montagna nel 1991.

65 proposte

Sessantacinque sono gli itinerari raccolti, e 75 le varianti totali. Il libro stampato dall’editore Idea Montagna è in vendita al costo di 25 euro, e illustra ogni itinerario mediante una descrizione dettagliata, i riferimenti per le cartografie da utilizzare, oltre alle indicazioni sui dislivelli da affrontare, le difficoltà e il periodo consigliato. Mappe indicanti lo sviluppo del tracciato e numerose fotografie completano l’inquadramento.

Fausto Camerini, l'autore della guida, durante la presentazione - © www.giornaledibrescia.it
Fausto Camerini, l'autore della guida, durante la presentazione - © www.giornaledibrescia.it

La suddivisione del territorio fa riferimento a 5 principali macro aree: Orobie orientali, Ortles-Cevedale, Adamello, Tre Valli Bresciane e Monti del Garda.

La descrizione delle proposte di ciaspolate rivela un’immagine inconsueta e accattivante di molte montagne bresciane, sulle quali la maggior parte degli escursionisti si indirizza tralasciando la stagione dell’inverno, che l’autore mostra invece generosa in termini di emozioni.

Saranno quindi di stimolo tutte le proposte che tra le pagine consegnano al lettore una nuova visione di vette, valli e rifugi, che dal territorio bresciano «sconfinano» (anche se le montagne non esprimono confini ma punti di unione) sulle limitrofe province di Bergamo, Sondrio e Trento.

Inaspettate suggestioni

Da non lasciare cadere, ad esempio, è l’invito dell’autore a frequentare gli ambienti innevati delle valli di Sant’Antonio, le Domiti Camune, le valli del Parco Nazionale dello Stelvio, il Pian della Regina, il monte Colombè e i laghi di Bruffione. Nelle sempre sorprendenti Tre Valli Bresciane l’attenzione viene catturata dalla possibilità di scoprire un «altro» Guglielmo, e ancora il Monte Crestoso, il Dosso Alto e il Monte Ario. Sui monti del Garda sono le nevi del Carone, Tombea e Tremalzo a calamitare i ciaspolatori.

Racchette da neve per tutti quindi, confidando nella caduta dal cielo della preziosa materia prima che pittura di bianco le cime delle montagne in inverno.

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