Ci sono 6 giardini botanici dove andare a prendere il fresco (e meravigliarsi)

Paola Gregorio
Viaggio negli spettacolari spazi verdi della provincia: dalle conifere del Taxodi a Paratico alle opere dell’André Heller a Gardone Riviera
Il bosco dei Taxodi a Paratico
Il bosco dei Taxodi a Paratico
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Angoli meravigliosi, dai colori e dai profumi inebrianti, progettati da architetti, botanici o artisti, luoghi di pace e relax e, perché no, dove trovare anche un po’ di refrigerio. Per chi non è in villeggiatura i giardini botanici possono regalare l’illusione di essere dall’altra parte del mondo, ma a due passi da casa. E nel Bresciano c’è solo l’imbarazzo della scelta.

Sul lago di Garda

  • Alcuni scorci del Giardino Heller di Gardone Riviera
    Alcuni scorci del Giardino Heller di Gardone Riviera
  • Alcuni scorci del Giardino Heller di Gardone Riviera
    Alcuni scorci del Giardino Heller di Gardone Riviera
  • Alcuni scorci del Giardino Heller di Gardone Riviera
    Alcuni scorci del Giardino Heller di Gardone Riviera
  • Alcuni scorci del Giardino Heller di Gardone Riviera
    Alcuni scorci del Giardino Heller di Gardone Riviera
  • Alcuni scorci del Giardino Heller di Gardone Riviera
    Alcuni scorci del Giardino Heller di Gardone Riviera

Agli inizi del Novecento il dentista dello Zar, e naturalista, Arthur Hruska lascia l’Austria per trasferirsi sul Garda. Appassionato di viaggi, di natura e di giardini, a Gardone Riviera, trova l’ambiente ideale per creare il suo giardino che diventa un’oasi lussureggiante di piante ad alto fusto ed erbacee. Nel 1988 l’artista austriaco André Heller acquista il giardino e lo arricchisce di opere d’arte. Il Giardino botanico André Heller, oggi della famiglia Porsche, ospita opere di Rodin, Heller, Keith Haring, due grandissime ametiste e bonsai centenari; è aperto da marzo a ottobre tutti i giorni dalle 9 alle 19 (biglietti da 12 a 5 euro); info: hellergarden.com.

Questo angolo di paradiso è inserito nel circuito dei Grandi giardini italiani come quello del Vittoriale, l’Isola del Garda e il parco della Rocca di Lonato, straordinario esempio di bosco ceduo con olivi, vigne e specie spontanee e scenografici pendii erbosi che guardano il borgo. Il parco del Vittoriale non è solo «il verde» attorno alla casa-museo: ci sono vie, piazze, corsi d’acqua, giardini, la limonaia con il Belvedere e l’anfiteatro.

La magnifica vista dall'Isola del Garda - Foto Marco Ortogni/Neg © www.giornaledibrescia.it
La magnifica vista dall'Isola del Garda - Foto Marco Ortogni/Neg © www.giornaledibrescia.it

Dalle acque del Benaco, poi, emerge un’isola con una storia centenaria, l’Isola del Garda. Situata tra Portese e San Felice del Benaco, a duecento metri da Capo San Fermo, è di proprietà della famiglia Cavazza che organizza visite guidate e l’ha resa location per matrimoni, soprattutto dall’estero. La villa costruita nei primi del Novecento in stile neogotico veneziano è incastonata tra un grandioso esempio di giardino all’italiana e, a ridosso del lago, alberi da frutto tra cui kiwi, limoni, melograni, arance. Si possono osservare fiori unici, mentre a fianco della villa crescono palme provenienti dalle Canarie. Info e biglietti su www.isoladelgarda.com (il costo della visita, con traghetto e degustazione, varia da 36 a 43 euro in base al porto di partenza).

Il Ghirardi di Toscolano Maderno
Il Ghirardi di Toscolano Maderno

Una chicca per appassionati è il Ghirardi di Toscolano Maderno, oltre 10mila metri quadrati ricchi di specie officinali provenienti da Cina, Sud America e Sudafrica. Luogo di studio e ricerca scientifica, è gestito dal Dipartimento di Biologia dell’Università degli Studi di Milano. È aperto da maggio a metà settembre nel fine settimana. Info: www.unimi.it o orto.ghirardi@unimi.it.

Sebino e Franciacorta

A Paratico c’è il Parco dei Taxodi luogo tra l’Oglio e il lago. Qui ci sono passerelle rialzate e piante acquatiche che danno riparo a uccelli come l’airone cenerino. Deve il nome ai Taxodi, conifere originarie dell’America settentrionale. E le protagoniste sono proprio loro che affondano le radici direttamente nell’acqua. Info: visitlakeiseo.info.

E come non citare l’Orto botanico delle Conifere in Valle di Fus raggiungibile con una passeggiata di circa 20 minuti dal centro della contrada Valle di Ome seguendo il corso del Gandovere. Piante da ogni parte del mondo rappresentano 7 famiglie di conifere. Qui c’è anche un’area attrezzata per pic-nic. Info: ortobotanicoome.altervista.org.

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