Canyoning, i percorsi per principianti nella zona del lago di Garda
I canyon rappresentano delle forme del paesaggio delle quali si percepisce difficilmente l’estensione, e talvolta sono quasi completamente nascosti anche dai sentieri più vicini. L’unico modo per ammirarne il fascino, espressione di una natura misteriosa e primordiale, è quello di percorrerli dall’interno.
Accade così anche sul territorio della nostra provincia, dove esistono alcune decine di forre esplorate e attrezzate. Tutte di interesse sportivo, ludico e geologico. Dato che in questi ambienti è bandita nel modo più assoluto l’improvvisazione, in assenza di esperienza maturata è necessario farsi accompagnare da esperti, ed è quindi a due professionisti che operano anche nelle forre bresciane che abbiamo chiesto di fornire alcuni spunti.
Le parole
Andrea Tocchini, guida alpina di Orizzonti Montagna, organizza corsi di torrentismo per poter diventare autonomi ad affrontare questo sport. Esordisce affermando che «finché non entri in una forra, anche dietro casa, non puoi renderti conto di quanto siano belli questi ambienti».
Quali discese consiglia in provincia di Brescia?
«In Valle Camonica è molto spettacolare la Valle d’Inferno a Esine. Si raggiunge l’ingresso camminando per una quarantina di minuti, poi si scende attrezzando calate sulle caratteristiche rocce rossastre del Verrucano Lombardo. Sul lago di Garda, zona che offre grandi opportunità, accompagno molte persone nel canyon del torrente Vione a Tignale. È una forra abbordabile nella parte alta e ideale per chi è alle prime esperienze, più impegnativa in quella bassa che sfocia nel lago».
Marcello Carminati di Canyoning Lab è la guida canyon che ha realizzato una delle più recenti prime discese in provincia di Brescia. L’esplorazione effettuata ha riguardato il corso del torrente Bagnadore tra le piramidi di Zone e la cava di dolomia di Marone. «Siamo scesi in tre. Abbiamo dovuto attrezzare una decina di calate per un dislivello di 270 metri. La sponda orientale del lago d’Iseo non offre molto a chi pratica il torrentismo, ma questa discesa, che consiglio solo ad esperti, è sicuramente appagante».
Dove consiglia, quindi, di muovere i primi passi?
«I diversi canyon della zona del lago di Garda si prestano ottimamente per approcciare questo sport». In Valcamonica c’è anche l’impegnativa forra del Trobiolo (Bus dei Ladrù) tra Ossimo e Cogno, mentre in Valsabbia rivestono interesse torrentistico i canyon del fiume Caffaro e quello del torrente Re sul territorio di Anfo.
I percorsi di canyoning nel Bresciano
Una lista di dieci sentieri presenti nella provincia.
- Esine - Valle D'Inferno. A dispetto del nome poco invitante offre un percorso affascinante su rocce di colore rossastro.
- Ossimo - Trobiolo. Sotto la verticale del santuario dell'Annunciata una serie continua di salti verticali incassati.
- Biennio - Val Grigna. Nella zona di interesse naturalisico della Val Grigna un lungo e discontinuo canyon.
- Tignale - Vione. Canyon diviso in due sezioni: quella alta è più aperta e semplice, quella bassa è più chiusa e tecnica.
- Tremosine - Tignala. Nota anche come «forra del dirupo di Natone», si percorre scendendo lungo l'alta cascata di Natone.
- Tremosine - San Michele. Con i suoi quattro chilometri di sviluppo è il canyon più lungo di tutta la zona del Garda.
- Toscolano Maderno - Campiglio. Breve e divertente forra che porta le acque del torrente Campiglio in quelle del Toscolano.
- Tignale - Baes. Sfocia a lago presso la limonaia del «Prà dela Fam», appena sopra la statale Gardesana.
- Bagolino - Caffaro. Imponente forra destinata in due parti, a monte e a valle del paese di Bagolino.
- Anfo - Re. Il torrente Re è un immissario del lago d'Idro. Nella parte bassa percorre una forra con alcune calate attrezzate.
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