«Cammina Foreste»: alla scoperta di un'altra Lombardia
C’è un altro volto della Lombardia che silenzioso, arroccato per lo più sui monti, affianca quello che forse ci è più familiare. È la Lombardia dei boschi e delle foreste che vive nel cono d’ombra dell’altra, quella delle città piene «di strade e di negozi e di vetrine piene di luce/con tanta gente che lavora con tanta gente che produce», cantata dal grande Giorgio Gaber.
E proprio boschi e foreste di Lombardia sono stati scelti dalla Regione per «celebrare» in modo originale il 2017, Anno internazionale del turismo sostenibile, con CamminaForesteLombardia 2017, «carovana» di viandanti a loro modo qualificati, che in 42 giorni e 48 tappe dall’11 giugno al 22 luglio percorrerà 700 chilometri attraversando tutte le Foreste della Lombardia, cioè gli oltre 23.000 ettari di boschi e pascoli di proprietà del Pirellone: venti aree forestali e 32 alpeggi. A progettare e realizzare il tutto è l’Ersaf, l’Ente Regionale per i Servizi all’Agricoltura e alle Foreste.
Attraversando le foreste di Lombardia. Punto di partenza domenica 11 giugno sarà la Riserva naturale dell’Isola Boschina nel fiume Po, a Ostiglia, nel Mantovano. Il percorso si snoderà poi nelle province di Brescia, Bergamo, Sondrio e Lecco per concludersi sabato 22 luglio a Costa di Palio, nel comune di Morterone ai piedi del Resegone, nelle Foresta omonima del celebre monte dei Promessi Sposi.
Un itinerario tracciato seguendo la rete escursionistica regionale. Dieci le tappe nella nostra provincia: la carovana approderà a Gargnano da Peschiera del Garda per inoltrarsi verso il Parco dell’Alto Garda. Si passerà poi dal lago d’Idro per risalire a Bagolino e proseguire sui monti tra Val Camonica e Val Trompia per raggiungere Lovere sul Sebino. Previsti anche due tracciati «blitz» nel Parco dello Stelvio, con biciclette con pedalata assistita a trazione elettrica, il primo da Valfurva a Tresenda, ed un secondo da Ponte di Legno a Tresenda con tappa intermedia a Vezza d’Oglio.
Tre obiettivi. Oggi che sono diventati uno dei simboli più evidenti della salute ambientale e il riferimento più immediato di una sensibilità ecologica in crescita - il «verde» per antonomasia - boschi e foreste sono oggetto di riscoperta e valorizzazione. Un luogo dove incontrare la «natura» in una forma all’apparenza più autentica perché meno soggetta alle trasformazioni imposte dall’uomo e dalla sua «cultura». Beh, non è esattamente così (anche i boschi si coltivano) ma comunque ci fa piacere pensarlo, e ben venga tutto ciò se si traduce in maggior rispetto verso questi ecosistemi.
Fruibilità delle aree agroforestali; loro sostenibilità anche con un progetto di turismo sostenibile che valorizzi l’ospitalità; partenariato con le istituzioni locali e gli operatori sul territorio. Sono questi i tre obiettivi principali che l’Ersaf propone come centrali in questa sorta di «pellegrinaggio», che sarà effettuato da un piccolo gruppo di camminatori (una decina). A formarlo sarà un accompagnatore del Collegio Guide Alpine, rappresentanti dell’Ersaf e amministratori locali (sindaci dei comuni sul percorso, presidenti di Comunità montana o parco). Lungo l’itinerario il gruppo sarà integrato da partner locali, giornalisti e operatori dell’informazione, testimonial del mondo dello sport e della montagna. Nelle diverse tappe del percorso sono previsti momenti pubblici di incontro, di confronto e di valorizzazione delle bellezze forestali della zona.
Occasione di comunicazione e suggestioni ataviche. «CamminaForeste è una grande occasione di comunicazione e riflessione sul valore delle nostre foreste e delle attività economiche in montagna», spiega Elisabetta Parravicini, la presidente dell’Ersaf. L’obiettivo è «far conoscere e promuovere le 20 Foreste di Lombardia e il Parco dello Stelvio, la loro biodiversità, i valori che rappresentano e trasmettono attraverso l’incontro con chi abita, i loro prodotti agroalimentari e anche le buone prassi di gestione e le potenzialità di crescita». Sarà un momento di incontro, continua la Parravicini, «di condivisione e riflessione con tutti i partner territoriali con cui in questi anni abbiamo avviato e consolidato una relazione profonda e stabile per una partecipazione vera, quotidiana nella gestione delle Foreste di Lombardia».
Sarà forse per le ataviche ascendenze celtico-barbariche ma il richiamo del bosco che a queste latitudini solo di rado si presenta in vesti di foresta, fa sentire ancora molto forte le sue suggestioni nel nostro immaginario. Il bosco, la foresta: con l’ambivalente attrattiva di luoghi magici dalla rigogliosa vitalità, e al tempo stesso di posti dove è facile perdersi, capaci di evocare oscuri presagi e paure con cui fare magari i conti in un cammino iniziatico destinato infine a portarci, si spera - come ci insegna il padre Dante - «a riveder le stelle». Godendoci nel frattempo le tante bellezze ambientali che, nonostante tutto, sono rimaste a farci compagnia.
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