Cai Eagle Team, due giovani alpinisti bresciani selezionati per l'impresa in Patagonia
Parla bresciano la pattuglia di giovanissimi alpinisti destinati a far parte del Cai Eagle Team, il gruppo che guidato dall'alpinista Matteo Della Bordella, nell'ambito di un progetto nazionale del Club Alpino Italiano, prenderà parte ad una spedizione tra le cime della Patagonia, a conclusione di un percorso di formazione ai massimi livelli dell'alpinismo nazionale.
Degli 11 ragazzi e 4 ragazze selezionati tra gli oltre 200 candidati ci sono infatti ben due bresciani, entrambi camuni. Si tratta di Luca Ducoli di Breno, 22 anni, e di Daniele Lo Russo, 26 anni, pure camuno anche se ora valdostano di adozione.
Loro e gli altri 13 compagni di avventura sono stati individuati al termine delle selezioni che si sono svolte sabato 1 e domenica 2 aprile scorsi in Val d’Ossola. «Livelli altissimi» viene ribadito in una nota dal Cai, in cui sono ufficializzati i nomi di tutti gli ammessi.
Si tratta, per le ragazze, di Alessandra Prato (28 anni, Milano), Iris Bielli (19 anni, Merate), Erica Bonalda (25 anni, Trento) e Camilla Reggio (26 anni, Torino). Tra gli uomini, oltre a Ducoli e Lo Russo, hanno invece spiccato Marco Cordin (23 anni, Trento), Giacomo Meliffi (26 anni, Urbania), Carlo Filippi (24 anni, Torino), Riccardo Volpiano (24 anni, Cirié), Matteo Sella (26 anni, Biella), Dario Eynard (23 anni, Bergamo), Lorenzo Toscani (24 anni, Firenze), Matteo Monfrini (26 anni, Mantova), Marco Cocito (28 anni, Alba) e Daniele Lo Russo (26 anni, Valle Camonica). Solo Trento riesce ad avere due rappresentanti nel team oltre a Brescia. E per un territorio ancora più specifico come la Valcamonica, questo vale come un primato ulteriore.
Chi sono i due bresciani
Luca Ducoli ha 22 anni, è di Breno, ha appreso l'amore per la montagna dai genitori ed è da sempre iscritto al Cai. Studente universitario a Trento, per continuare a coltivare la passione per l'alpinismo ha continuato a sperimentare ogni tipo di roccia e di difficoltà tecnica, aprendo anche nuovi itinerari, tra le montagne di casa come in Sardegna. Istruttore dal 2020 presso la scuola di Alpinismo Giando, vanta esperienze di arrampicata dalle Dolomiti all'Atlante marocchino.
Anche Daniele Lo Russo viene dalla Valcamonica, ha 26 anni e ha scoperto la montagna con i fratelli: la prima salita in Val Salarno a quattro anni. È stata una pausa forzata dalla montagna per una trasferta di studio negli Usa a rendergli evidente che senza cime non poteva stare. Di qui le scelte successive, come gli studi in Val d'Aosta, la scelta di Erasmus in Spagna a Tarragona o di altre esperienze in Canada dove pure ha potuto cimentarsi in contesti di arrampicata unici. La laurea triennale è stata pure a tema: tesi in psicologia sulla percezione del rischio nell'alpinismo.
Il progetto
Il CAI Eagle Team è un progetto pensato dal Club Alpino Italiano e dal Club Alpino Accademico Italiano insieme all’alpinista, Ragno di Lecco e accademico del CAI Matteo Della Bordella che ha lo scopo di selezionare quindici giovani, offrendogli l’opportunità di sviluppare il talento alpinistico grazie al supporto di tutor scelti tra i migliori alpinisti italiani e internazionali. Lo scopo finale? Guadagnarsi il proprio posto nel gruppo che parteciperà alla spedizione internazionale, prevista a febbraio 2025 e finanziata dal CAI, in Patagonia.
I quindici componenti del Cai Eagle Team infatti, parteciperanno a sei settimane di formazione, che si svolgeranno tra maggio 2023 e dicembre 2024 in varie zone delle Alpi (dalla Grigna alle Dolomiti, dal Monte Bianco alla Valle Orco, fino ad arrivare all’Oberland bernese) e che saranno incentrate sull’arrampicata (su roccia, su ghiaccio e misto, in fessura), sull’alpinismo e sull’eventuale apertura di una via. Al termine delle settimane verranno selezionati, sulla base della valutazione delle capacità tecnico/alpinistiche, caratteriali e logistiche, i componenti della spedizione extraeuropea conclusiva.Le selezioni
Alle due giornate di selezione hanno preso parte 26 ragazzi e 12 ragazze con un’età compresa tra i 17 e i 28 anni, selezionati su base curricolare tra le oltre 200 candidature ricevute. Tutti ragazzi talentuosi, con esperienza alpinistica di alto livello che sono stati esaminati da una giuria esperta composta, oltre che dal capocordata Matteo Della Bordella, dal presidente del Club Alpino Accademico Italiano Mauro Penasa, dall’Istruttrice nazionale di alpinismo Caterina Mazzalai, dai Ragni di Lecco Luca Schiera e David Bacci, dall’aspirante guida Federica Mingolla e dalla guida del Cervino François Cazzanelli. Giornate intense in cui i giovani hanno dovuto affrontare una prova di arrampicata su roccia, una di cramponage, una vertical di quasi mille metri e ancora un colloquio individuale.
«Il livello era molto alto ed è stato difficile arrivare alla selezione definitiva. Tutti i partecipanti avrebbero potenzialmente meritato un posto nel team. Basti dire che inizialmente il progetto prevedeva la selezione di 12 giovani, alla fine il CAI Eagle Team ne ha accolti 15», spiega il capocordata Matteo Della Bordella. «La scelta dipende dal fatto che nella nostra graduatoria, stilata valutando i risultati ottenuti in ogni prova, abbiamo avuto molti pari merito. Da qui la decisione di non escludere a prescindere profili con le stesse potenzialità, ma anzi di includerli arricchendo le fila della squadra. Ora finalmente il progetto entra nel vivo con la prima settimana prevista per maggio tra Val di Mello e Grigna. Quello che ci aspetta, sono convinto, sarà un viaggio entusiasmante sia per i ragazzi che per il Club Alpino Italiano e per il Club Alpino Accademico».
«Ci aspettiamo che i selezionati per l’Eagle Team escano da questa esperienza con una consapevolezza più profonda di cosa significa salire le montagne, facendolo con stile ed etica. Insomma, abbiamo cercato e trovato ragazzi e ragazze che in un’età relativamente giovane possano arrivare a fare alpinismo di alto livello, su scala globale», afferma Mauro Penasa, Presidente del Club Alpino Accademico Italiano.
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