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Brescia più a misura di ciclista: in arrivo 177 km di piste

Il progetto della Loggia punta su un piano con interventi per i prossimi dieci anni
Una mtb elettrica sulla sommità della nostra Maddalena - © www.giornaledibrescia.it
Una mtb elettrica sulla sommità della nostra Maddalena - © www.giornaledibrescia.it
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Mentre è possibile percorrere le piste ciclabili a bordo della propria ebike, la Loggia punta su tratti di strada sicuri e protetti. La convinzione è che la bicicletta salverà le nostre città. Dallo smog, dal traffico e quindi dal logoramento. Da qui la nuova legge quadro della mobilità ciclistica e il Piano urbano della mobilità sostenibile (Pums).

Due percorsi paralleli che contribuiranno a rendere Brescia sempre più a misura di ciclista. Il tutto promuovendo un salto culturale che dia alla bicicletta pari dignità rispetto agli altri mezzi di trasporto e creando percorsi ciclopedonali sicuri e continui, realizzando zone 30. In tutto la città disporrà così di 177 chilometri rispetto agli attuali 100. In questi anni saranno però riqualificati una ventina di chilometri di piste esistenti ma non ritenute protette.

Per le biciclette elettriche, come per le normali biciclette «muscolari», si deve seguire la normativa che obbliga a condurre il veicolo a mano sui marciapiedi destinati ai pedoni. Sugli attraversamenti pedonali indicati con i quadrati messi a lato delle strisce, è possibile restare sulla sella della bici elettrica, riducendo la velocità di percorrenza. Se un attraversamento perdonale è caratterizzato da spazi stretti oppure è particolarmente affollato, allora scatta l’obbligo di scendere dalla sella e portare il veicolo a mano, per non intralciare gli altri utenti della strada e per non essere pericolosi per i pedoni. Uno dei temi «caldi» delle bici elettriche è quello della custodia e del loro furto: «Kryptonite» ha prodotto un lucchetto ad hoc assicurato. Costa 150euro e con 10 euro al mese assicura contro il furto delle costose ebike.

 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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