Alla scoperta della diga del Gleno a cento anni dal crollo
Il prossimo 1 dicembre ricorrerà il primo centenario del tragico evento del crollo della diga del Gleno. È già stato avviato un calendario di eventi commemorativi che prevedono incontri, mostre, concerti e rappresentazioni teatrali, ai quali è stato concesso anche il patrocinio della Provincia di Brescia, della Comunità Montana della Valle Camonica e dei Comuni di Angolo Terme e di Darfo Boario Terme.
La Valle di Scalve ha rappresentato il teatro principale di questa tragedia, i cui effetti si sono manifestati fino sul fondovalle camuno nella zona di Darfo Boario terme. Il nome assegnato alla diga crollata è derivato da quello di una pittoresca valletta che si apre sopra il paese di Vilminore di Scalve. Gleno è anche il toponimo riferito ad una importante montagna delle Alpi Orobiche. La sua forma slanciata aggiunge ulteriore fascino alla posizione geografica, che lo vede affacciarsi a occidente sulla conca del Barbellino e sull’alta Val Seriana, mentre a nordest traguarda in direzione del lago di Belviso e della valle omonima e su una porzione del territorio del Parco regionale delle Orobie Valtellinesi.
Anche in quest’area orobica si manifesta con evidenza nel corso degli ultimi decenni l’arretramento delle coperture glaciali e l’innalzamento della quota delle nevi persistenti, nonostante la zona rappresenti uno dei contesti territoriali lombardi nel quale si registrano, nella maggior parte delle stagioni invernali, rilevanti precipitazioni nevose. La diga del Gleno può rappresentare una meta significativa per favorire una prima conoscenza di questa bella zona, coniugando alla pratica escursionistica la memoria delle vittime dell’ormai prossimo centenario del crollo del muro.
Il percorso
Si risale dalle terme di Boario la Valle di Scalve in auto fino a raggiungere la frazione Pianezza di Vilminore di Scalve. In prossimità della chiesa si imbocca il sentiero numero 411 che prima attraversa alcune aree di prato e bosco ceduo, poi diventa più ripido ai piedi del versante sud-ovest del Pizzo Pianezza, e richiede impegno nel tratto che incrocia la condotta forzata. Attorno alla quota di 1500 metri la progressione diventa molto più agevole e conduce fino al lago e ai ruderi della diga.
Scheda tecnica
Partenza: Pianezza di Vilminore di Scalve, 1267 metri s.l.m.
Arrivo: diga del Gleno, 1534 metri s.l.m.
Dislivello: 267 metri
Tempo di percorrenza: 1h (solo andata)
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