Una donna africana su due è vittima di violenza

Denunciare è un privilegio che poche si possono permettere. E questo nonostante in molti Paesi africani qualche passo avanti dal punto di vista legislativo sia stato fatto.
Donne Samburu nel nord del Kenya - Foto/Bonometti
Donne Samburu nel nord del Kenya - Foto/Bonometti

«La sera non vado a fare pipì per paura di essere violentata». Mi rimane in testa questa frase di una ragazza sudanese, perché spiega ciò che significa per una donna vivere in uno slum. L’insicurezza, la violenza e le condizioni igieniche precarie sono la cifra di questi che sono chiamati «insediamenti informali». La situazione è peggiore in quelli che sorgono all’improvviso, alimentati da un flusso irregolare di persone – l’80% donne – che scappa da conflitti, attacchi terroristici o emergenze

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