Un Paese che si nutre di trame e sospetti
Da una parte c’è una opinione pubblica che in parte si nutre morbosamente di complottismi, dall’altra c’è un Paese che finisce per sentirsi sempre sull’orlo di un precipizio

Dati rubati, le foto agli atti dell'inchiesta - Ansa © www.giornaledibrescia.it
Noi Italiani, si sa, abbiamo una speciale predilezione per tutto quanto riguardi trame e complotti. La storia ce lo dice. Anche la storia recente, quella del Dopoguerra con le mille vicende mai chiarite una volta per tutte che l’hanno punteggiata, spesso - troppo spesso - anche insanguinandola. La politica ha visto ovunque «manone e manine» e soprattutto «Grandi Vecchi» e «Poteri forti» essendo il complottismo il rovescio di una specie di inclinazione nazionale al sospetto, laddove tutto si conf
Registrati gratuitamente
Questo è un articolo GDB+. Accedi o registrati per continuare a leggerlo. È facile e veloce.