Tel Aviv non lascia scampo ai suoi nemici
Michele Brunelli
Dignità, saggezza e opportunità sono i tre cardini sui quali il neoeletto presidente iraniano Masoud Pezeshkian ha costruito il suo discorso di insediamento. Nel frattempo la Mezzaluna sciita iniziava una precipitosa discesa verso una dimensione di instabilità dagli esiti potenzialmente drammatici
Masoud Pezeshkian ha giurato come presidente - Foto Ansa/Epa/Abedin Taherkenareh © www.giornaledibrescia.it
Dignità, saggezza e opportunità sono i tre cardini sui quali il neoeletto presidente iraniano Masoud Pezeshkian ha costruito il suo discorso di insediamento lo scorso 30 luglio, giurando fedeltà alla Costituzione e alla Repubblica Islamica dinanzi alle massime cariche dello Stato, ai rappresentanti di oltre 80 paesi stranieri e ai i leader dei più importanti attori non statuali del Medio Oriente: Hezbollah, il Movimento per il Jihad Islamico, Ansar Allah (gli Houthi) e Hamas, componenti di quell
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