L’Algeria teme ancora la violenza islamista
Le Presidenziali dello scorso 7 settembre sono state un plebiscito per Abdelmadjid Tebboune. In un’ottica di sicurezza, il governo ha blindato il confine con la Libia
Abdelmadjid Tebboune è stato riconfermato presidente dell'Algeria - Foto Epa © www.giornaledibrescia.it
C’è uno spettro che aleggia sull’Algeria: è quello del «decennio nero», la cui memoria è dura a morire. Il lungo conflitto interno cominciato nel 1992 - data del colpo di Stato militare - e conclusosi nel 2002, intrappolò la popolazione tra esercito regolare da una parte e gruppi fondamentalisti dall’altra. Una vicenda sanguinosa ed efferata che ha registrato 250mila persone ammazzate. Questa memoria è tra le ragioni che hanno permesso, nel 2019, l’elezione del presidente Abdelmadjid Tebboune, e
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