Opinioni

La Comunicazione non violenta andrebbe insegnata a scuola

Silvia Valentini
Rosemberg ha ideato un modo di comunicare che trasforma i conflitti in opportunità, per un mondo più solidale e pacifico: un vademecum su come scegliere le parole
La Comunicazione non violenta
La Comunicazione non violenta

Se sentiamo pronunciare la parola: «A b r a c a d a b r a» pensiamo immediatamente che accadrà qualcosa di magico, un trucco, una trasformazione. Viene dall’ebraico: «ebrah k’dabri» e significa: «Creo mentre parlo». E cosa vorremmo creare, parlando, se non invisibili ponti di comprensione ed empatia per trasformare ogni conflitto in opportunità e per rafforzare i legami per un mondo più solidale e pacifico? Quanto sarebbe bello poter dire: A b r a c a d a b r a! E vedere le persone comprendersi

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