Giorno del Ricordo, risarcimento per una ferita mai suturata prima
Il dibattito sulle Foibe e sui crimini dei partigiani jugoslavi

Una foiba
Esule da Pola, Sergio Endrigo scrive con Roberto Stanich un testo di grande suggestione: «da quella volta non ti ho trovato più strada fiorita della gioventù. Come vorrei essere un albero che sa dove nasce e dove morrà». Espressioni che bene rendono il senso di smarrimento e la condizione di sradicamento che afferrano i profughi giuliano-dalmati costretti all’esodo in seguito al trasferimento alla Jugoslavia delle provincie di Zara, Fiume e Pola, una delle clausole del Trattato di pace firmato a
Registrati gratuitamente
Questo è un articolo GDB+. Accedi o registrati per continuare a leggerlo. È facile e veloce.