Corea del Sud, la legge marziale atto estremo di un politico ormai solo
L’editorialista del GdB, a Seoul proprio in queste ore, fa il punto sul presidente Yoon Suk-yeol e sul suo isolamento, che rischia di portarlo a elezioni anticipate o a una paralisi politica

Proteste in Corea del Sud - Foto Ansa © www.giornaledibrescia.it
Chiunque conosca il sottoscritto sa perfettamente che negli ultimi tre decenni ho considerato la Corea del Sud molto più che un semplice oggetto di studio o un paese di adozione in cui insegnare o fare ricerca; più semplicemente, la Corea è sempre stata «casa mia». E così, quando l’Ambasciata italiana a Seoul mi ha invitato per prendere parte alla presentazione di un volume – a cui ho contribuito – volto a celebrare i 140 anni dall’avvio di relazioni diplomatiche tra Roma e Seoul, non ho avuto a
Registrati gratuitamente
Questo è un articolo GDB+. Accedi o registrati per continuare a leggerlo. È facile e veloce.