Non dirlo a nessuno

Ho confidato un segreto a un caro amico, ero certo della sua riservatezza. E invece...
Saper mantenere un segreto non è da tutti
Saper mantenere un segreto non è da tutti
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Ho confidato un segreto a un caro amico, ero certo della sua riservatezza. Un segreto imbarazzante che gli ho confidato in cambio dei suoi saggi consigli. E, ripeto, certo della sua riservatezza.

Un giorno incontro al bar la sua fidanzata, baci e frasi di circostanza, lei mi guarda strano, come stai? mi dice, bene le rispondo, e quel tuo fastidio? ribatte, migliora, balbetto io. Lo chiamo. Lui risponde: ne ho parlato solo con lei, non lo dirà certo a nessuno. Confido nuovamente.

Sono in libreria e mi si affianca uno sconosciuto, la leggo sempre la domenica, mi dice, va bene coltivare l’orto, ma non esageri con le verdure che poi sono problemi. Lo guardo abbozzando un sorriso di circostanza. Ma come fa a saperlo? Sono in cammino verso casa quando incontro un mio amico medico, ci scambiamo qualche banalità sul tempo e lui sentenzia: attento a questi colpi di aria fredda, mi dice fissandomi negli occhi, è meglio non rischiare, ti consiglio qualche pastiglia di carbone attivo. Anche lui?

Velocizzo il passo, l’impressione è che tutti mi guardino facendo considerazioni. Mi è tornato in mente il sempre saggio Alessandro Manzoni. «Una delle più grandi consolazioni di questa vita - scriveva nei Promessi sposi -, è l’amicizia. Quando un amico si procura la consolazione di deporre un segreto nel seno d’un altro, dà a costui la voglia di procurarsi la stessa consolazione. D’amico fidato in amico fidato, il segreto gira per un’immensa catena».

Ecco, essendo un chiacchierone, conviene che la prossima volta il segreto non lo dica neppure a me stesso.

 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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