La second life delle zucchine
Le ho sempre considerate poco attraenti, scialbe e financo sciape. Prive di personalità insomma. Le ho sempre snobbate, ma sbagliavo. Mi sono dovuto infatti ricredere, le zucchine sono sorprendentemente versatili, si possono gustare trifolate (ça va sans dire), ma sono particolarmente gradevoli anche ripiene (deliziose con un cuore di tonno, capperi, olive e acciughe), anche semplicemente grigliate sono gradevoli.
Recentemente ho gustato un passato di zucchine, una serata inaspettatamente fresca ne è stata la splendida cornice ideale. Le zucchine che ho messo a dimora nel mio orto stanno regalando una produzione soddisfacente e gratificante. Ma tanta intensità è destinata a volgere al termine, il ciclo vitale delle piante di zucchine non è particolarmente lungo. Per questo ho deciso di offrire loro una second life, una seconda vita insomma, ne ho così piantate molte altre.
Gli esperti ortolani mi hanno invitato a desistere, fa già troppo caldo hanno detto, tutto va fatto nel giusto periodo e così via. Io però non mi arrendo, la produzione fresca e continua è un po’ un’illusione di eterna giovinezza. Un’illusione.
Al termine degli orali della maturità io e Vittorio, che era stato per cinque anni mio compagno di banco, ci ritrovammo seduti su una panchina nel cortile della scuola ad aspettare alcuni amici. Quella tappa, che segna uno dei tanti passaggi della vita, ci fece riflettere. Chissà che futuro ci aspetta, dissi io, chissà come saremo fra trent’anni. Visto come siamo ora, disse Vittorio, non ho grandi aspettative. Trent’anni sono passati, lo chiamerò per vedere com’è andata. Non mi risponderà. Meglio ricordarsi giovani.
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato
@Buongiorno Brescia
La newsletter del mattino, per iniziare la giornata sapendo che aria tira in città, provincia e non solo.